Una mostra nella mostra. Al percorso espositivo “Tessere la Tua lode. Le opere lignee di fra’ Giovanni da Verona” che racconta la vita, le opere e il genio del monaco benedettino olivetano che fu artista, intarsiatore e fine scultore si uniscono la creatività e le abilità dei futuri talenti della moda che frequentano l’Istituto “Michele Sanmicheli” di Verona. Con una performance dal vivo, dieci abiti hanno trovato spazio nella mostra-evento visitabile fino al 15 giugno al Silos di Levante del Complesso Universitario di Santa Marta, a Veronetta: “tableau vivant” appositamente selezionati dalla Sfilata di maggio 2025, diversi da quelli esposti, in rappresentanza di tutte le classi quarte e quinte dell’indirizzo Moda. Il progetto. Il progetto “Fra Giovanni”, avviato nell’ambito dell’indirizzo Industria e artigianato per il Made in Italy (Moda) dell’Istituto “Michele Sanmicheli” di Verona, nasce dall’interesse per le tarsie lignee della chiesa di Santa Maria in Organo e per la facciata incompiuta del Sanmicheli della stessa chiesa. È stato sviluppato all’interno della materia Storia dell’Arte applicata ed è confluito nella più ampia iniziativa “Sfilata di maggio 2025” con il tema “Contaminazione delle Arti nella Moda”. Il progetto è stato portato avanti grazie anche ai corsi Pnrr su tecnologie 3D e intelligenza artificiale, coinvolgendo attivamente le classi 4N, 4P e 5M. Gli studenti hanno lavorato su tematiche geometriche, scultoree e architettoniche, traducendole in capi sperimentali e concettuali. Nella mostra sarà possibile ammirare anche due capi diversi: uno dedicato al balletto “Triadrico” (5P) e uno al Charleston (4M). Menzione speciale va a “Mooduli” della classe 4P, esposto in mostra e realizzato seguendo la filosofia platonica dei poliedri. Si tratta di abiti geometrici, ispirati alla space age, che hanno partecipato anche al Premio Innovazione 2025 dell’Ordine degli Ingegneri di Verona. I Mooduli assemblati dai ragazzi sono stati ideati dal prof. Ettore Zampieri, coadiuvato dalla prof.ssa Daniela Barbetta, con la stampa 3D a cura del tecnico Gioacchino De Lucia e l’assistenza tecnica di Antonino Vazzana. I docenti che hanno seguito il progetto sono: Joseph Zicchinella, Ettore Zampieri, Camilla Margherita Avvantaggiato, Daniela Barbetta, Elisa Centurioni, Melina Sgambato, Concetta Biamonte, Valentina Piubello e Marina Romio. Innovazione. «La scelta del tema – ha detto la dirigente scolastica Sara Agostini – nasce in occasione dei 500 anni dalla morte del frate matematico e architetto. Gli abiti sono stati realizzati all’interno dei nostri laboratori tessili e di grafica, che hanno lavorato a pieno regime grazie ai fondi Pnrr, offrendo ai ragazzi un modo diverso, innovativo e laboratoriale di vivere la scuola, anche oltre l’orario diurno. Le risorse impiegate hanno e stanno già restituendo un importante valore qualitativo. Gli studenti si sono avvicinati al progetto con molta curiosità e impegno, trovando un modo autentico di esprimere la propria creatività e le proprie idee in maniera non convenzionale e mai banale». L’idea di collaborare con l’istituto è stata accolta con entusiasmo dall’Associazione Rivela, spiega il presidente Ermanno Benetti.