FRA TOSI E SBOARINA RISSA VERA Il candidato del Centrodestra era intervenuto segnalando un episodio a Veronetta, ma il sindaco smentisce i fatti. Poi il colpo basso “...quand’eri assessore...”

“Basta zone franche nella nostra città. Basta quartieri in mano ai delinquenti. La rissa di domenica sera in via Cantarane dimostra che ab­bia­mo ragione a portare la sicurezza fra le priorità. Ringrazio gli agenti della Squadra Mobile e della Guardia di Finanza che sono prontamente intervenuti a sedare una rissa fra due magrebini. Negli ultimi anni, il sindaco Tosi ha avuto molti altri impegni politici fuori città per occuparsi del territorio. E adesso i risultati si vedono, a Veronetta come sui bastioni”.  Federico Sboarina, il candidato sindaco del centrodestra ha usato i guantoni contro il suo vecchio sindaco, che non ha porto l’altra guancia, anzi, Flavio Tosi, che della sicurezza ha sempre fatto il suo cavallo di batta­glia, ha subito risposto con un gancio, negando perfino che si sia trattato di una rissa. “Come alfiere della sicurezza il candidato Sboa­rina non è credibile: non ha nemmeno informazioni sicu­re. A Vero­net­ta, non c’è stata nessuna rissa, ma semplicemente una lite per cui è stato richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine. A Verona, e tanto meno a Veronetta – precisa Tosi -, comunque, non ci sono zone franche: infatti la Polizia Municipale è presente dalle 7 alle 19 tutti i giorni, con il personale ap­par­tenente ai Vigili di Quar­tiere e svolge un’atti­vità quotidiana con servizi e attività che spaziano dalla sicurezza stradale a quella urbana. Nelle ore serali vengono invia­te apposite pattuglie, anche per controllare i bar dove si concentrano soggetti potenzialmente pericolosi”. E poi il colpo sotto la cintura. “Se non ricordo male, comunque, il candidato Sboa­­­­rina, quand’era assessore, non ha mai imputato al sindaco le risse che accadevano in città. Il sindaco infine, come i cittadini ben san­no, è sempre stato ben pre­sente in città mentre il candidato Sboarina probabilmente sarà stato più impegnato a Malcesine a fare il consulente per la funivia, casualmente presieduta da un candidato della sua lista”.

G. G.