FRAGOLA, STAGIONE POSITIVA “E IL MERCATO È RIPARTITO” Il direttore di Apo Scaligera

Dai supermercati alle piccole botteghe di quartiere la fragola è ancora la protagonista indiscussa del reparto ortofrutta; tuttavia per i produttori la prima parte della stagione è conclusa ed è tempo di tirare qualche somma. Primo Anselmi, Direttore di Apo Scaligera (una tra le principali realtà ortofrutticole a livello regionale e nazionale) tratteggia un bilancio positivo della stagione appena conclusa, sottolineando in particolare la qualità molto elevata del prodotto. “Le condizioni meteo sono state favorevoli” – afferma Anselmi. “A Pasqua le temperature erano perfette per la maturazione del prodotto; poi sono diminuite, e anche questo è stato provvidenziale, poiché la fragola non ama il caldo ed è soggetta ad un rapido deterioramento”. Per i soci della Cooperativa, quindi, la prospettiva è incoraggiante, profilandosi una discreta remuneratività. Nel veronese i 120 ettari destinati alla fragola – coltivati prevalentemente con varietà nostrane (Eva e Garda) – originano una produzione primaverile che va dai 40 ai 45mila quintali, a cui vanno aggiunti i 10mila della produzione autunnale e della fragola di montagna. A livello di mercato la fragola è così ripartita: il 65 % è destinato ai mercati esteri (Germania, Austria e Svizzera in particolare) mentre il restante 35 % si rivolge al consumo interno. “La fragola rappresenta un caposaldo della produzione di ortofrutta”, prosegue Anselmi. “Tra il 2013 e il 2014 abbiamo sofferto un po’ la concorrenza spagnola, ma ora che la loro produzione si è ridimensionata abbiamo riconquistato le nostre quote di mercato”. “La fragola, del resto, è il primo frutto della primavera e sugli scaffali della GDO è un prodotto continuativo, pur essendo caratterizzata da un picco di produttività tra aprile e maggio. Quindi – per quanto ci riguarda – produzione prosegue fino a novembre, ma con numeri inferiori. Altro dato positivo, inoltre, è l’aumento dei consumi”.