Incentivare il riutilizzo di materiale inerte prodotto dalla lavorazione della pietra e del marmo e riconoscere i residuati delle lavorazioni come sottoprodotti da adibire ad altri utilizzi. Ridurre la tassa ambientale per le aziende che adottano pratiche green di riutilizzo del materiale lavorato. Questi i punti toccati nella tavola rotonda di ieri sera a Fumane “Il comparto della pietra e del marmo a confronto”, organizzata dal consigliere regionale Alberto Bozza (Forza Italia), alla quale è intervenuto l’assessore regionale all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, davanti a una platea di un centinaio di persone tra sindaci, amministratori locali, imprenditori e operatori economici del settore e associazioni di categoria tra cui Confartigianato e Casartigiani. Dopo l’introduzione del sindaco di Fumane Daniele Zivelonghi, Bozza ha illustrato le iniziative politiche e legislative che sta portando avanti in Regione per sviluppare l’economia circolare e sostenere il settore del marmo e della pietra del Veronese, che “in particolare in Valpolicella e Lessinia è strategico” ha detto Bozza. Bozza ha ricordato la mozione di Forza Italia a suo nome, attraverso la quale “la Regione ha istituito un tavolo tecnico di coordinamento proprio per definire il tema del riutilizzo dei prodotti e il riconoscimento dei sottoprodotti della lavorazione del marmo e della pietra. Sottoprodotti che possono essere riutilizzati come materie in altre filiere produttive o nei lavori pubblici, soprattutto infrastrutturali. Questo permetterebbe alle aziende di ridurre i costi di smaltimento dei rifiuti e di capitalizzare con la vendita ad altre filiere produttive dei residui lavorati. In tal modo si favorirebbe l’economia circolare e quindi la tutela dell’ambiente. Il primo risultato concreto è stato il riconoscimento come sottoprodotto dei residui di lavorazione della pietra della Lessinia, così si creano le condizioni per il riconoscimento dei sottoprodotti anche delle altre filiere veronesi e venete del marmo e della pietra. Il passaggio fondamentale però è che ogni Consorzio/operatore si attivi con la Regione affinché il tavolo tecnico di coordinamento proceda nella stessa direzione”. Il tavolo tecnico è costituito da rappresentanti della Regione, delle categorie economiche, delle provincie, delle camere di commercio e delle università. Forza Italia con i consiglieri Bozza e Fabrizio Boron è impegnata anche a far approvare la proposta di legge per l’incentivazione del trattamento e recupero dei rifiuti speciali, che prevede – ha detto Bozza – “anche riduzione dei costi della tassa ambientale (cd. Ecotassa) per chi si impegna a riutilizzare i materiali di lavorazione e a favorire l’economia circolare”. Bozza ha anche ricordato l’impegno affinché la regione sviluppi “una piattaforma informatica di incroci della domanda e offerta dei sottoprodotti delle lavorazioni”. Bozza si è infine impegnato a raccogliere le osservazioni del comparto della pietra e del marmo del Veronese per raccoglierle in un documento da portare al Ministero dell’Ambiente: “E’ chiaro che serve anche l’ombrello legislativo nazionale, l’obiettivo è fare massa critica per arrivare a una legge statale che semplifichi le procedure di riconoscimento di cosa è rifiuto e cosa è sottoprodotto nei procedimenti di estrazione e lavorazione del comparto lapideo”. L’obiettivo è stilare il documento d’indirizzo entro Marmomac.