COLOGNA VENETA. Furti nelle aziende, scatta l’allarme. Numerose segnalazioni anche a Legnago. De Togni: «Un’escalation preoccupante»

Confagricoltura Verona ha scritto una lettera al prefetto Demetrio Martino e al questore Rosaria Amato per segnalare numerosi furti avvenuti negli ultimi giorni nelle aziende agricole della pianura veronese: da Buttapietra a Cologna Veneta, da Vigasio a Legnago. Una grave situazione, ha sottolineato nella missiva Alberto De Togni, presidente di Confagricoltura Verona, dato che i furti nelle aziende di Confagricoltura riguardano impianti di irrigazione, gasolio, pezzi di ricambio, parti di attrezzature e altro materiale indispensabile per la funzionalità degli impianti aziendali, e quindi per l’attività quotidiana degli imprenditori. La lettera ha avuto un immediato riscontro da parte delle forze dell’ordine e delle istituzioni, tanto da portare ad un’urgente convocazione sul tema del Tavolo provinciale per la sicurezza. «II quadro è allarmante spiega il presidente Alberto De Togni, in quanto questi furti di fine stagione sono ripetuti e, al di là del valore intrinseco del materiale rubato, mettono in difficoltà le aziende, che si ritrovano a fare i conti con una perdita della funzionalità degli impianti. I danni, quindi, sono sia diretti che indiretti, se si considera che le aziende devono ordinare i pezzi di ricambio e attendere per rimettere in azione i macchinari, con la conseguenza di uno stop ad alcune attività indispensabili per la campagna. I furti avvengono di notte, sia in azienda che in campagna. Un’escalation preoccupante, che ci è parso giusto segnalare affinché venga posta la massima attenzione a fenomeni che necessitano di decise operazioni di contrasto anche in campagna, oltre che in città». Confagricoltura invita le aziende agricole a denunciare i furti alle forze dell’ordine, anche via email. «Spesso gli associati non presentano denuncia riferisce De Togni-, soprattutto quando si tratta di ruberie non di grande entità. Ma non solo: se si tratta di furto di gasolio, che per l’agricoltore è soggetto ad un’accisa ridotta, in caso di denuncia l’azienda è costretta a pagare la differenza di imposta, in quanto il gasolio rubato non verrà più utilizzato in campagna. Oltre al danno, la beffa. Invece io invito sempre a denunciare, affinché le autorità vengano messe a conoscenza del fenomeno in atto e possano intervenire con tempestività».