Gasparato, la nomina al Porto è un giallo. E anche il trattamento economico per l’autorità portuale veneziana è pari all’80%

Commissario si, presidente no. Sembra un giallo estivo la nomina del presidente del Quadrante Europa-Consorzio Zai Matteo Gasparato al Porto di Venezia. Perché infatti il decreto di nomina a presidente dell’Autorità portuale non c’è e non è mai passato in commissione Trasporti della Camera come conferma la parlamentare di Forza Italia Paola Boscaini. Come mai? Perché infatti Gasparato non è (ancora) presidente del porto lagunare. In realtà il ministero di Matteo Salvini (II Mit, infrastrutture e trasporti) lo ha nominato con decreto semplicemente commissario. Come si evince dai documenti dell’Autorità portuale veneziana, Matteo Gasparato è Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale con nomina ministeriale datata 11 luglio 2025. La durata dell’incarico è ”fino al ripristino degli ordinari organi di vertice dell’Autorità Portuale veneziana”. Pertanto al Commissario ”è riconosciuto un trattamento economico onnicomprensivo pari all’ottanta per cento della parte fissa dell’emolumento spettante al Presidente dell’Autorità di sistema portuale, nonché quota. della parte variabile con riferimento al periodo di durata dell’incarico, ai sensi del decreto ministeriale 16 dicembre 2016, n. 456”. Quindi anche lo stipendio non è quello di un Presidente. Una situazione che appare dunque transitoria: verrà poi confermato alla presidenza del Porto di Venezia? O verrà nominato un altro presidente e Gasparato finirà il suo ruolo di commissario? Non sono quesiti banali: in base agli incarichi di Gasparato c’è da capire se ci sarà da nominare o meno un nuovo presidente al Consorzio Zai- Quadrante Europa. E i pretendenti si sono già messi in fila… Comune, Provincia e Camera di commercio sono avvisati.