Giancarlo Giannini con un filo di voce L’attore è ospite d’onore alla presentazione del cortometraggio sulla violenza contro le donne

Sarà Giancarlo Giannini, maestro indiscusso del cinema italiano e interprete sensibile e profondo, l’ospite d’onore del brindisi che si terrà domani martedì 17 giugno alle ore 12:30 presso l’Atrio del Tribunale Militare di Verona. Un’occasione speciale per celebrare l’arte, la memoria e l’impegno civile, in un momento di condivisione che unisce istituzioni, cultura e cittadinanza. L’evento fa parte delle iniziative legate alla presentazione del cortometraggio “Con un filo di voce”, un’opera intensa e toccante realizzata da Cinevideo Production con la regia di Alessandro Zonin e un cast di altissimo livello, tra cui lo stesso Giannini, Francesca Loy, Riccardo Polizzy Carbonelli, Igor Barbazza e Linda Collini. “Con un filo di voce” affronta con coraggio e rispetto il tema della violenza contro le donne, trasformando il linguaggio cinematografico in uno strumento di sensibilizzazione, denuncia e speranza. Un progetto senza scopo di lucro che punta a scuotere le coscienze, dare voce a chi spesso resta invisibile e promuovere un messaggio forte di rispetto, uguaglianza e consapevolezza. Il cortometraggio sarà presentato in ambito scolastico, istituzionale e mediatico, per educare le nuove generazioni e sostenere una cultura del rispetto. La partecipazione di Giancarlo Giannini rappresenta un valore aggiunto: un artista che ha sempre saputo mettere la propria voce e il proprio talento al servizio di cause nobili e universali. Un ringraziamento particolare va a Manni Group di Verona, che ha sostenuto con convinzione il progetto, riconoscendone l’importanza culturale e sociale. Attraverso la sua proiezione, l’evento intende evidenziare le difficoltà ancora presenti nel garantire piena tutela dei diritti delle donne, ma anche sottolineare l’impegno delle istituzioni nella costruzione di un ambiente più sicuro e rispettoso. Il cortometraggio si propone così come un importante strumento educativo e di riflessione collettiva. Un’opera pensata per scuotere le coscienze e offrire uno sguardo autentico sulla realtà della violenza, raccontata con forza, rispetto e profondità. È un viaggio nel dolore, ma anche nella possibilità di rinascita e consapevolezza.