Giornata mondiale del sonno 2018 Il dottor Rossato lancia l’allarme: “Sempre più adolescenti con gravi problemi legati alla deprivazione di sonno. Stop a tablet e cellulari

E’ dedicata al ritmo circadiano sonno-veglia la Giornata del sonno che si celebra in tutto il mondo oggi venerdì 16 marzo, su iniziativa della World Sleep Society. Un omaggio ai vincitori del Nobel per la Medicina 2017 – Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young – premiati con il massimo riconoscimento per le loro scoperte sui meccanismi molecolari che controllano il ritmo circadiano. Anche quest’anno il Centro di Medicina del sonno dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, in collaborazione con l’Associazione InFormaSonno, “scende in piazza” per sensibilizzare i veronesi sull’importanza di un buon risposo e sulle patologie legate al sonno, spesso concausa di altre malattie come quelle cardiovascolari. L’appuntamento è per domenica 18 marzo (dalle 9 alle 14) in piazza Bra (lato monumento Vittorio Emanuele II) dove il dottor Gianluca Rossato, responsabile del Centro di Negrar, e alcuni collaboratori saranno a disposizione per rispondere alle domande e distribuire materiale informativo. “In relazione al tema della Giornata mondiale, ma soprattutto alla luce della nostra esperienza clinica – afferma il dottor Rossato – quest’anno vogliamo porre la nostra attenzione sui disturbi legati all’alterazione del ritmo sonno-veglia nei più giovani, in particolare negli adolescenti. Ai nostri ambulatori si rivolgono ragazzi che sono dei veri e propri ‘deprivati’ del sonno. Si addormentano alle quattro se non alle sei del mattino, dopo ore e ore trascorse al computer o al cellulare, per alzarsi poco dopo e andare in classe. Presentano gravi problemi di apprendimento (alcuni lasciano la scuola) e disturbi dell’umore: irritazione, apatia fino a vere e proprie sindromi depressive”. Sono pazienti non trattabili farmacologicamente, perché, sottolinea il neurologo, “nessun sonnifero è efficace per chi non vuole addormentarsi. E’ necessario invece incidere sul bioritmo alterato imponendo norme comportamentali al fine che la notte ritorni per loro il momento dedicato al sonno”. Per questo il Centro per la Medicina del Sonno e InFormaSonno in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale avvieranno nelle prossime settimane un progetto pilota che interesserà alcune scuole del Veronese con una serie di incontri informativi rivolti alle ultime classi delle scuole superiori. “La salute fisica e psicologica dei ragazzi passa anche dal sonno: è importante che vengano recuperate alcune fondamentali regole igieniche, che valgono anche per gli adulti. Dopo le 21 devono essere interrotte tutte le attività: da quelle fisiche a quelle mentali – conclude Rossato -. Stop a tablet e cellulari: la luce che emanano è simile a quella del sole, interrompe la produzione di melatonina da parte del nostro corpo”.