Golden gol di Trezeguet, Italia a terra E dopo la finale, il c.t. Zoff si dimette, per le critiche di Berlusconi: “Da lui, niente lezioni”

È senza dubbio uno dei ricordi più dolorosi per tutti i tifosi azzurri: il golden goal segnato da David Trezeguet con la maglia della Francia nella finale degli Europei 2000 contro l’Italia. A Rotterdam, la Nazionale guidata da Zoff era andata in vantaggio con Delvecchio ma si era poi fatta rimontare proprio allo scadere da una rete di Wiltord. La parola fine l’aveva messa proprio il gol a firma dell’attaccante francese: game set match e secondo trionfo europeo per i Bleus. In quella stessa estate, Trezeguet avrebbe poi fatto i bagagli e sarebbe arrivato alla Juve per scrivere un altro capitolo della sua leggenda, ma questa è un’altra storia.
LA FINALE. Il 2 luglio 2000, al De Kuip di Rotterdam, agli ordini dello svedese Frisk, scendono in campo le seguenti formazioni:
FRANCIA: Barthez, Thuram, Blanc, Desailly, Lizarazu, Vieira, Deschamps, Djorkaeff, Zidane, Henty, Dugarry.
ITALIA: Toldo, Cannavaro, Nesta, Iuliano, Pessotto, Di Biagio, Albertini, Fiore, Maldini, Totti, Delvecchio.
Dopo un primo tempo in equilibrio, a inizio ripresa un colpo di tacco di Totti libera Pessotto al cross, Delvecchio insacca in rete. L’Italia fallisce il raddoppio con Del Piero, poi nel finale i transalpini operano un forcing che mette alle corde Toldo, che però non capitola. Almeno fino al 93′, quando Wiltord impatta di sinistro. Il match va ai supplementari, dove al 103′ Trezeguet in mezza girata sigla il golden goal decisivo!
ZOFF SI DIMETTE. Lo fa a freddo, 24 ore dopo che le agenzie avevano battuto la notizia delle critiche del presidente del Milan. “Dal signor Berlusconi – dice a sorpresa Zoff – non prendo lezioni di dignità . Non è¨ giusto denigrare il lavoro degli altri pubblicamente, non è giusto che non si rispetti un uomo che fa il suo lavoro con dedizione e umiltà “.
E poi ancora: “E’ stato offeso un uomo e la sua professionalità, è¨ mancato il rispetto per un lavoratore e questo io non posso accettarlo”.