Tutto confermato. Come previsto da tempo, il nuovo presidente di Confindustria Verona, dopo che l’uscente Raffaele Boscaini è stato nominato presidente di Confindustria Veneto, sarà Giuseppe Riello, attuale presidente della Camera di commercio, incarico che dovrà lasciare. Il Consiglio Generale di Confindustria Verona ha infatti designato all’unanimità Giuseppe Riello alla presidenza di Confindustria Verona per il quadriennio 2025-2029 che comprende quindi anche l’appuntamento dei Giochi Olimpici invernali Milano-Cortina che si terranno a febbraio 2026.. La commissione di designazione, composta dai past president Michele Bauli, Giulio Pedrollo e Franco Zanardi, durante la propria relazione sui colloqui con gli associati ha presentato la candidatura di Giuseppe Riello che ha raccolto attorno a sé un ampio consenso. Spetterà sempre al Consiglio Generale il prossimo 12 maggio esprimersi sul programma e sulla squadra che il Presidente designato presenterà. Sarà poi l’Assemblea di giugno ad eleggere il Presidente per il quadriennio 2025-2029. Ora si apre la corsa per la presidenza alla Camera di commercio anche se in base agli storici accordi già concordati, e in virtù del collaudato tandem operativo da tempo, la staffetta dovrebbe essere con Paolo Arena, attuale presidente di Confcommercio e presidente della società di gestione dell’aeroporto Catullo. Per cui già ci sono in città e negli ambienti in cui si decidono gli equilibri economici numerose candidature per proporsi sulla poltrona del Catullo. Vedremo. Un passo alla volta. Intanto Riello va in Confindustria e Paolo Arena è in pole position per la presidenza della Camera di commercio. E per completare il quadro, il 5 maggio Federico Bricolo verrà confermato alla presidenza di Veronafiere. Ma ecco la prima dichiarazione di Giuseppe Riello, presidente designato per Confindustria. “Sono felice della fiducia e dell’appoggio che tanti colleghi hanno deciso di dimostrarmi – ha affermato – Quando ho pensato di mettere a disposizione della nostra associazione la mia esperienza in azienda, in Confindustria e nelle istituzioni del territorio, l’ho fatto consapevole che siamo in un momento di grande cambiamento in cui è necessario avviare una visione nuova. Una visione che, partendo dai valori e progetti condivisi in questi anni, possa affermare un ruolo sempre più di primo piano alle imprese. Vedere oggi che questa idea è condivisa da tanti colleghi da un lato mi riempie di energia e dall’altro mi fa sentire estremamente responsabile. Una responsabilità che mi sarà di spinta per lavorare, convinto che il valore del fare sia superiore al valore del chiedere”. I temi cardine del programma? “Sviluppo economico e sociale del territorio, rafforzamento del sistema produttivo e valorizzazione dell’Associazione sono i pilastri su cui sono convinto dovremmo impegnarci nella consapevolezza che solo attraverso una visione strategica e condivisa si potranno garantire crescita, competitività e innovazione per il futuro.” MB