Grandine a macchia di leopardo martedì pomeriggio nella provincia di Verona, con chicchi che si sono abbattuti con violenza su Oppeano, Palù, Tombazosana e Bosco di Zevio. Le zone più colpita sono state Bosco e Volon di Zevio. Forti piogge hanno interessato anche Legnago, Bevilacqua e Minerbe, ma è a Boschi Sant’Anna che si è registrato l’episodio più intenso: in appena 90 minuti sono caduti 110 mm di pioggia, l’equivalente di 110 litri d’acqua per metro quadro. A lanciare l’allarme è Condifesa Verona CODIVE, il consorzio che fornisce copertura assicurativa alle aziende agricole, contando quasi 9.000 soci. I tecnici di CODIVE sono al lavoro per verificare l’entità dei danni. Nei prossimi giorni sarà possibile fare una quantificazione precisa. La frutticoltura, considerando la zona colpita, è più danneggiata, in particolare le mele, ma sono state coinvolte anche colture erbacee come il mais. «Siamo in un periodo critico – spiega Michele Marani, direttore di CODIVE – perché i frutti sono già formati. I colpi della grandine provocano lesioni che possono compromettere la produzione o, in alcuni casi, azzerarne completamente il valore commerciale». Il presidente Davide Ronca annuncia che «Il Ministero dell’Agricoltura, ha accolto le richieste del settore e ha prorogato al 31 maggio il termine ultimo per sottoscrivere le assicurazioni agevolate contro eventi atmosferici avversi. Un’opportunità fondamentale per mettere al sicuro frutta e uva in una stagione che si preannuncia complessa».