Grave impatto per le aziende agricole. Le segnalazioni dopo le trombe d’aria e grandinate di settembre tra Bovolone e Oppeano

Si è tenuto nella sede di Coldiretti Verona, un confronto tra dirigenti e funzionari della Federazione con europarlamentari, parlamentari e consiglieri regionali veronesi. Il vertice aveva l’obiettivo di delineare le strategie di tutela e valorizzazione delle produzioni agricole locali, focalizzandosi su due dossier di primaria importanza: lo stato di avanzamento della richiesta di Indicazione Geografica Protetta (IGP) per la Ciliegia delle Colline Veronesi, l’aggiornamento sulla delimitazione dei danni alle aziende agricole in seguito agli eventi atmosferici eccezionali di inizio settembre 2025 e l’emergenza recentemente venuta a galla dei cosiddetti Bess, gli impianti di accumulo energetico proveniente da pannelli solari. All’incontro erano presenti, oltre al Presidente di Coldiretti Verona, Alex Vantini, e al Direttore, Massimo Albano, gli europarlamentari Paolo Borchia e Flavio Tosi, il senatore Paolo Tosato, la deputata Paola Boscaini e i consiglieri regionali Alberto Bozza, Stefano Casali e Stefano Valdegamberi. La rilevanza del confronto è stata sottolineata dalla partecipazione di Lorenzo Bazzana, Responsabile Ortofrutta di Coldiretti Nazionale, del suo omologo regionale Pier Umberto Grigolo, Andrea Odorizzi, Responsabile dello Sportello Unico AVEPA Verona, e dalla dirigente dello stesso ente, Sara Birtele. Al centro del dibattito la gestione dell’emergenza climatica. Sara Birtele è intervenuta per spiegare lo stato dell’arte relativamente alle trombe d’aria e grandinate dell’1 e 2 settembre 2025 che hanno colpito quattordici comuni, tra cui Erbè, Nogara, Isola della Scala, Bovolone, Oppeano, Isola Rizza, Palù, Zevio, Ronco all’Adige, Belfiore, Arcole, San Bonifacio e Soave. I dati aggregati mostrano una situazione di grave impatto per le aziende agricole. Le segnalazioni totali sono state 136 per un valore totale dichiarato del danno (strutture e produzioni) di 15,55 milioni di euro. I danni hanno coinvolto 260 ettari tra frutteti e vigneti, anche se solo parzialmente. Sono state registrate 76 segnalazioni per danni alle produzioni e 64 per danni alle strutture assicurabili (frutteti). Un elemento di forte criticità è rappresentato dalle 88 segnalazioni per danni alle strutture non assicurabili (fabbricati). A tal proposito, la stima del danno alle strutture non assicurabili è di 4,5 milioni di euro. Avepa presenterà la proposta di attivazione del Fondo di Solidarietà Nazionale alla Regione entro il 15 ottobre. Durante il dibattito è emersa la criticità relativa al fatto che gli impianti arborei (frutteti e vigneti) sono teoricamente considerati «strutture aziendali assicurabili» dal Piano Assicurativo Agricolo ma nella pratica molte aziende non riescono ad assicurarli. Ciò è dovuto al fatto che le compagnie richiedono certificazioni di perfetta esecuzione (spesso non fornite dai produttori/installatori) o non assicurano impianti più vecchi di cinque anni. Di conseguenza, queste strutture, pur essendo tecnicamente «assicurabili», rimangono in realtà prive di copertura e sono escluse dagli interventi compensativi. «Si tratta di una anomalia molto dannosa per le nostre aziende – ha sottolineato Vantini – ed è quindi necessario rivedere il sistema per includere queste strutture, essenziali per la ripartenza delle aziende tenendo presente che molte hanno perso il 100% della campagna e rischiano di non ripartire».