Ha ucciso Rebellin Non c’è lo sconto Il Gip del Tribunale di Vicenza rigetta la proposta di patteggiamento

E’ stata accolta con grande soddisfazione dai familiari del campione di ciclismo vicentino la decisione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vicenza, Roberto Venditti, nell’udienza di rigettare la richiesta di patteggiamento presentata da Wolfgang Rieke, il camionista tedesco che ha travolto e ucciso a soli 51 anni Davide Rebellin dandosi poi alla fuga: una proposta inizialmente per una pena di due anni e undici mesi, poi riformulata in extremis in tre anni e undici mesi, e che pure aveva ottenuto l’assenso del Pubblico Ministero Hans Roderich Blattner. In estrema sintesi, una condanna troppo lieve secondo in Gip in relazione non solo al gravissimo comportamento tenuto dall’autotrasportatore, per di più recidivo, dopo il sinistro, ma anche per la negligente condotta di guida nell’affrontare la rotatoria “teatro” del dramma senza azionare l’indicatore di direzione ma anche a velocità troppo sostenuta. Una buona notizia che arriva peraltro all’indomani del primo anniversario del tragico incidente, accaduto il 30 novembre 2022, a Montebello Vicentino. L’imputato è stato dunque rinviato a giudizio, dovrà sostenere il processo per il reato di omicidio stradale e con l’‘aggravante della fuga e comparire in aula nell’udienza già fissata al 22 aprile 2024. E nel frattempo dovrà rimanere nel carcere di Vicenza, dove è attualmente detenuto, da agosto. “Siamo soddisfatti di questo rigetto e ringraziamo ancora la magistratura per il lavoro svolto e per l’attenzione riservata al caso di Davide” ha commentato il fratello Carlo che, come gli altri congiunti dell’atleta, non se l’è sentita di presenziare in aula: a rappresentare la famiglia c’erano il suo legale, Davide Picco e Alessio Rossato, l’Area manager Vicenza di Studio3a-Valore, società specializzata a cui si sono affidati tutti i familiari, compresa la moglie, della vittima e che ha già ottenuto per i propri assistiti il risarcimento integrale dalla compagnia di assicurazione del mezzo pesante che ha investito e schiacciato la bici da corsa del campione che si stava allenando.