Hellas Army, denunciati 21 ultras. Una quarantina di tifosi napoletani erano stati aggrediti mentre festeggiavano lo scudetto

La Questura presenta il conto a 21 tifosi dell’Hellas ritenuti autori dell’aggressione avvenuta il 23 maggio scorso ai danni di alcuni tifosi napoletani che si trovavano nei pressi di un ristorante sito nella zona ZAI di Verona a festeggiare la vittoria dello scudetto del Napoli. La denuncia a carico dei 21 ultras dell’Hellas parla di lesioni aggravate, furto aggravato, violenza privata aggravata, danneggiamento, possesso e utilizzo di oggetti contundenti o comunque atti ad offendere in occasione di manifestazioni sportive e travisamento in luogo pubblico. L’episodio risale allo scorso 23 maggio, durante i festeggiamenti per la vittoria dello scudetto del Napoli. Una quarantina di tifosi partenopei, dopo aver trascorso la serata presso una pizzeria sita in zona ZAI, si sono radunati nel parcheggio antistante per fare caroselli e festeggiare il quarto titolo della squadra campana. Tra loro, donne e bambini. Intorno alle 23:40, sono vittime di una brutale aggressione. Circa trenta persone, la maggior parte travisate e con al seguito bastoni e cinte, aggrediscono i tifosi napoletani mettendoli in fuga. Il blitz è durato poco meno di un minuto e dalle querele depositate nei giorni seguenti vengono rilevati danneggiamenti ad auto in sosta e cinque persone ferite che hanno riportato prognosi che vanno dai 4 ai 21 giorni. Tra le vittime anche donne e minori; un uomo 50enne di origini partenopee ma da anni residente nel capoluogo scaligero – ha addirittura riportato la frattura di una costola per i colpi ricevuti. Le laboriose indagini del personale della Digos della Questura di Verona costantemente coordinate dalla locale Procura della Repubblica si sono sin da subito orientate verso la matrice ”sportiva” del gesto, attesa la nota rivalità tra le compagini ultras del Napoli e dell’Hellas Verona. Dopo appena dieci giorni, è stata perquisita l’abitazione di un noto ultras dell’Hellas ed è emerso, nell’immediatezza dei fatti e sulla scorta delle prime acquisizioni d’indagine, che lo stesso fosse uno dei responsabili dell’azione. Le successive risultanze acquisite dal cellulare sequestrato e dalla visione delle immagini del sistema di video sorveglianza cittadino hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti e l’individuazione di 21 ultras del gruppo Hellas Army ritenuti responsabili dell’aggressione. In particolare, già a partire dalle 20:00 circa, un nutrito gruppo di ultras scaligeri si era radunato a ridosso della Curva Sud dello stadio Bentegodi con il chiaro intento di ”difendere il territorio” da festeggiamenti evidentemente non graditi. Una parte di questi, dalle indagini effettuate, si era spinto in diverse zone della città proprio per individuare l’eventuale presenza di caroselli di tifosi partenopei, al fine di impedirne lo svolgimento. In questo ambito si inserisce il blitz presso la pizzeria sita in zona ZAI, di sovente frequentata da napoletani. Dalle dichiarazioni acquisite dalle vittime, durante l’aggressione, gli ultras scaligeri hanno a più riprese dichiarato: «Andatevene a casa, qui non c’è spazio per i vostri festeggiamenti… via le bandiere.. voi napoletani non potete festeggiare». Gli autori sono noti aderenti al gruppo ultras Hellas Army ed hanno tra i 19 ed i 49 anni, la quasi totalità già con precedenti di polizia per reati da stadio e sette dei quali attualmente già sottoposti alla misura del Daspo. Tutti i denunciati sono oggetto di Daspo emesso dal Questore di Verona per interdire loro l’accesso ai luoghi in cui si svolgono le manifestazioni sportive.