Hugo Race protagonista al “Giardino” Produttore, compositore, interprete e autore internazionale, fu “lanciato” da Nick Cave

Sarà Hugo Race il protagonista di questa sera al Club Il Giardino 2.0: produttore, compositore, interprete e autore internazionale, tra paesaggi sonori intensi che fondono folk, sperimentalismo, elettronica e rock. Originario della scena musicale post-punk di Melbourne degli anni ’80, viene reclutato da Nick Cave per i suoi nascenti Bad Seeds, registrando con loro il primo album e suonandolo in tutto il mondo. Verso la fine degli anni ’80, si trasferisce in Europa, prima a Londra e poi a Berlino Ovest, dove firma un contratto discografico con l’etichetta tedesca Normal Records (come Hugo Race & The True Spirit) pubblicando 5 album. Nel ’99 decide di trasferirsi da Berlino a Catania, e qui la scrittura e la produzione di Hugo Race si espandono in diversi progetti: il suo coinvolgimento con la scena musicale underground italiana è ampio (La Crus, Afterhours, Cesare Basile, solo per citarne alcuni), e la fusione creata con la band strumentale romagnola Sacri Cuori è la scintilla che dà il via a Hugo Race Fatalists. Con loro pubblica quattro album acclamati dalla critica, fino all’ultimo uscito ad aprile “Once Upon A Time in Italy”, che presenterà al club di Lugagnano assieme a Giovanni Ferrario (chitarra), Francesco Giampaoli (basso) e Diego Sapignoli (batteria). L’album contiene 10 nuove canzoni e una cover di Donovan “Hurdy Gurdy Man”, realizzate durante il recente periodo di isolamento. Come lo stesso Hugo Race racconta: “I primi demo sono stati registrati alla fine del 2019 con la band in Italia. Pochi mesi dopo il mondo si è chiuso e per i successivi venti mesi sono rimasto bloccato nel mio appartamento di Melbourne, non mi sono mai sentito così solo. Ho chiamato i Fatalists in Italia, scambiando canzoni e idee per aprire un percorso nuovo: questi brani sono emersi lentamente, da sogni e ricordi, scrivendo del passato senza intravedere il futuro, c’erano molti danni da elaborare. I miei pensieri e i miei testi giravano intorno ai miei anni di connessione con l’Italia e le storie che raccontiamo a noi stessi per superare tempi difficili. I temi sono così personali che ho abbandonato l’album molte volte e poi ci sono tornato, come una storia d’amore tossica”. Inizio concerto intorno alle 21 e possibilità di prenotare chiamando il 348-5358957.

Fabio Ridolfi