In vista delle elezioni regionali del 23 e 24 novembre si infittiscono gli appuntamenti per la presentazione delle liste e dei relativi candidati. Come annunciato arriva in Piazza Bra alle 16 davanti all’Emanuel Cafè l’europarlamentare e vice segretario della Lega Roberto Vannacci accompagnato dal consigliere regionale Stefano Valdegamberi che questa volta si presenta nelle liste del Carroccio. Domani al Liston 12 alle 11 il coordinatore regionale del Veneto ed europarlamentare di Forza Italia Flavio Tosi presenta la lista dei veronesi di cui fanno parte Elisa Bonamini, Alberto Bozza, Daniela De Grandis, Alberto Bullio, Maria Orietta Gaiulli, Zeno Falzi, Carlotta Pizzighella e Antonio Lella. Sempre domani venerdì 31 ottobre nella sede di Fratelli d’Italia in via Roncisvalle 76 alle 11 la conferenza stampa per la presentazione della lista del partito della Meloni. Ci sarà il coordinatore regionale Luca De Carlo. Intanto all’Enoteca 07 ha tenu to la sua presentazione Serena Cubico. A sostenere l’ex sindaca di Ferrara di Monte Baldo, Ciro Maschio, Maddalena Morgante e Massimo Giorgetti. Sull’altro fronte del Centrosinistra proseguono gli incontri con gli elettori. Un appuntamento dedicato al ruolo della mobilitazione civile e dell’opinione pubblica nelle crisi internazionali si terrà sabato 1° novembre alle ore 11.00 presso il Centro Civico Tommasoli, in via Perini 3. Al confronto prenderanno parte Annalisa Corrado, europarlamentare del Partito Democratico e protagonista della recente flottiglia per Gaza, insieme ai candidati al consiglio regionale Elisa La Paglia e Gianpaolo Trevisi. Il titolo dell’incontro sarà «Dopo la Flotilla. La forza della mobilitazione e dell’opinione pubblica», con un focus sulle iniziative dal basso e sull’impatto dell’attenzione mediatica in contesti umanitari complessi. La discussione sarà arricchita dalla testimonianza di Elda Baggio, rappresentante di Medici per Gaza, che offrirà un contributo diretto riguardo alle condizioni sanitarie e sociali della popolazione colpita dal conflitto. Intanto la Corte d’Appello di Venezia ha accolto il ricorso presentato da Fabio Bui, candidato presidente della Regione Veneto per Popolari per il Veneto, riconoscendo la piena regolarità della documentazione depositata e consentendo così al movimento di proseguire ufficialmente la propria corsa elettorale. La decisione della Corte arriva dopo giorni di attesa e di grande partecipazione civica da parte di amministratori locali, volontari e cittadini che avevano espresso pieno sostegno alla lista Popolari per il Veneto. Da registrare infine un attacco di Rifondazione Comunista al candidato alla presidenza per il dopo-Zaia Alberto Stefani per sottolineare come la Lega «cambi faccia, ma la sostanza resti la stessa». Il riferimento è a uno degli emendamenti presentati al decreto flussi che introduce come causali per il rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno anche solo una contestazione fiscale. «Una provocazione si legge in una nota da parte di chi con una mano usa il guanto di velluto per gli evasori, con un ulteriore condono, e dall’altra impugna la scure contro i migranti che potrebbero essere privati di documenti indispensabili a causa di una contestazione fiscale».
La salute pubblica interpella i candidati. In un documento lo Spi Cgil invita a misurarsi con i temi della non autosufficienza
A Verona ci sono 215 mila anziani, di cui 55 mila non autosufficienti assistiti da un esercito di circa 45 mila caregiver e 14 mila assistenti familiari. Secondo l’Iss, Istituto superiore di sanità, il 57,3% degli over 65 enni (122 mila persone nel veronese) di essi soffre di almeno una malattia cronica tra cardiopatie, malattie respiratorie, diabete, insufficienza renale, tumori, ictus. «E’ questo – dice il segretario Spi Cgil Adriano Filice – lo sterminato panorama del bisogno che interroga drammaticamente le elezioni regionali del 23 e 24 novembre. Come Spi Cgil crediamo sia necessario, doveroso e urgente dare risposte a queste persone. E per ottenerle sollecitiamo i candidati al Consiglio regionale veneto a confrontarsi con noi sulle azioni che si ritiene necessario mettere in campo. Li invitiamo a misurare le proprie proposte nel concreto confronto con il documento che lo Spi Cgil ha preparato. Si tratta di un primo passo per il rilancio della concertazione con il territorio e con le parti sociali (sindacati, associazioni, comitati) che da anni viene sistematicamente negata oppure relegata a mero adempimento burocratico. L’insufficienza dei servizi socio sanitari e la necessità di potenziarli – prosegue è tema noto, quasi scontato, ma forse non viene adeguatamente approfondito e, sicuramente, non viene sufficientemente agito». A Verona le Case di riposo (Rsa) contano 5.136 posti, ma solo 2.462 coperti da impegnative regionali. Le rette vanno fino a 2.700 euro al mese senza impegnativa. L’assistenza domiciliare raggiunge appena il 6% degli anziani, lontano dal 10% previsto dal Pnrr. Solo qualche decina di caregiver (61) beneficia di misure di aiuto e sostegno. «Chiediamo una legge regionale sui caregiver – prosegue Filice – che preveda indennità e servizi di supporto; il rafforzamento degli Ats e dei Distretti con il concreto coinvolgimento delle parti sociali; il potenziamento dell’assistenza domiciliare (ADI e SAD) con un aumento delle impegnative di cura domiciliare. Le risorse aggiuntive per la non autosufficienza vanno cercate attraverso misure di fiscalità nel segno dell’equità e della giustizia sociale, avendo il coraggio di chiedere di più a chi ha di più. La riforma delle strutture residenziali e un massiccio investimento sul personale e per il rilancio dei servizi sono passaggi ormai ineludibili». Sul lato della sanità pubblica, le liste d’attesa lunghissime (fino a 10 mesi per visite e esami di comune prescrizione), la carenza di medici di base (339 posti vacanti in provincia) e i ritardi nella realizzazione delle strutture intermedie come Case e Ospedali di Comunità, ancora parzialmente inattive, richiedono un piano straordinario per l’assunzione di medici e infermieri. Per Filice serve una misura chiara e coraggiosa per rendere pubblici e trasparenti le agende delle Ulss e i dati sulle liste di attesa. Invitiamo i candidati e le candidate a confrontare i loro programmi con le priorità delle parti sociali, a partire dal documento di analisi e proposte predisposto dallo Spi Cgil Verona d’intesa con lo Spi Cgil Veneto. Chi ha lavorato una vita ha diritto a cura, dignità e sicurezza. Non autosufficienza e salute pubblica devono diventare pilastri del welfare veneto».



