Sorprese e conferme per i 9 veronesi eletti in Consiglio regionale. La ripartizione alla fine di tutti i conteggi ufficiali vede i seggi così distribuiti: per il centrodestra 4 alla Lega, 2 a Fratelli d’Italia, 1 a Forza Italia; per il centrosinistra 2 al Pd. Per la Lega risultano eletti la vicepresidente uscente Elisa De Berti con un primato personale di oltre 14 mila 400 preferenze; al secondo posto il sindaco di Soave Matteo Pressi con 9.600 voti, poi il consigliere regionale uscente Stefano Valdegamberi (8.268 preferenze per lui) appoggiato dall’ex generale Vannacci e infine è entrato anche il consigliere regionale uscente Filippo Rigo con oltre 6 mila preferenze. Cinque anni fa la Lega più Zaia avevano 5 consiglieri a Verona (3 più 2), quindi oggi ce n’è uno in meno. Raddoppia i seggi veronesi Fratelli d’Italia che passa da 1 a 2: era Polato, poi assessore ed eurodeputato. Oggi Fratelli d’Italia elegge Diego Ruzza, ex sindaco di Zevio e sostenuto proprio da Polato (8603 voti); al secondo posto eletta Anna Leso, già assessore comunale di Verona, sostenuta da Verona Domani di Matteo Gasparato in accordo con lo stesso Polato e un bottino di 7.782 voti. Restano fuori candidati eccellenti come David Di Michele vicepresidente della Provincia e vicesindaco di Lavagno sostenuto dal segretario del partito Ciro Maschio, resta fuori Serena Cubico componente della Fondazione Arena appoggiata da Massimo Giorgetti, a casa anche il consigliere uscente Stefano Casali; fuori anche Marco Andreoli che dalla Lega di Salvini era passato nel partito di Giorgia Meloni. Un risultato, questo di Fratelli d’Italia che potrebbe avere anche conseguenze, più avanti, sull’assetto del partito. E veniamo a Forza Italia che ha fatto un buon risultato solo a Verona superando il 10% mentre nelle altre province le percentuali sono state deludenti. Il coordinatore Flavio Tosi alla vigilia confidava nella doppia cifra in tutto il Veneto e il 12 a Verona. E’ andata un po’ diversamente e scatta il seggio a Verona per lui. Tosi (10.581 preferenze) quindi è eletto, mentre resta fermo l’uscente Alberto Bozza (6473 voti), almeno per ora. Potrà rientrare in Consiglio regionale solo a seguito di eventuali dimissioni dell’eurodeputato Tosi. Dietro, Bullio, Gaiulli e via via gli altri. Scattano due seggi per il Pd (era solo 1 cinque anni fa) che porta a Venezia il poliziotto Gianpaolo Trevisi (componente di Bersani) e la consigliera uscente e riconfermata Anna Maria Bigon. Fuori Alessio Albertini (riferimento Bonaccini) e l’assessora La Paglia (anche lei Bersani). Niente da fare per Beatrice Verzè di Traguardi in lista con le Civiche per Manildo nonostante l’ottimo risultato personale con 3.513 preferenze, ma nella ridistribuzione finale il seggio è andato alla Lega per il quarto eletto. Niente da fare anche per l’assessore Michele Bertucco (2.694 voti) con Avs: i due seggi per questa formazione politica scattano a Venezia e a Padova.



