Il 13 e 14 settembre ‘Elena’ di Euripide nella versione di Livermore trasformerà il palco del Teatro Romano in uno specchio d’acqua nera dove Elena farà riaffiorare i suoi ricordi

Venerdì 13 e sabato 14 settembre l’Estate Teatrale Veronese propone, come ultimo spettacolo della stagione al Teatro Romano, Elena di Euripide. Sul palco Laura Marinoni sarà diretta dal regista di fama internazionale Davide Livermore, che ha inaugurato la scorsa stagione operistica del Teatro Alla Scala di Milano con Attila di Verdi e che sta preparando l’apertura anche della prossima stagione con Tosca di Puccini.

Lo spettacolo, in esclusiva per Verona dopo aver battuto il record di spettatori al Teatro Greco di Siracusa, è frutto della nuova collaborazione tra l’Istituto Italiano del Dramma Antico ed Estate Teatrale Veronese, che segue la positiva esperienza delle due precedenti edizioni (con Sette contro Tebe, regia di Marco Baliani e Eracle, regia di Emma Dante).

Elena si avvale di una potente architettura visiva grazie ad una superficie nera d’acqua che occupa interamente il palco, il fascino dei costumi di Gianluca Falaschi, lo schermo che avvolge e abbraccia il retro della scena e una coinvolgente e seducente drammaturgia sonora, creata ad arte da Andrea Chenna e che intreccia perfettamente molti generi musicali miscelati tra loro.

Nel cast di Elena, oltre la protagonista, una carismatica, affascinate, travolgente (come è stata definita dalla critica) Laura Marinoni, anche Sax Nicosia (Menelao), Giancarlo Judica Cordiglia (Teoclimeno), Viola Marietti (Teucro), Maria Grazia Solano (la Vecchia), Simonetta Cartia (Teonoe), Linda Gennari e Maria Chiara Centorami (messaggeri), Federica Quartana (la corifea), Bruno Di Chiara, Marcello Gravina, Django Guerzoni, Giancarlo Latina, Silvio Laviano, Turi Moricca, Vladimir Randazzo, Marouane Zotti (coro di Dioscuri). La traduzione è di Walter Lapini, le scene di Davide Livermore, i costumi di Gianluca Falaschi, le musiche di Andrea Chenna, le luci di Antonio Castro, videomaker è Paolo Jep Cucco.