Il botulino ha sostituito il ragno violino I medici ricevono telefonate di cittadini allarmati che cercano consigli sugli alimenti

Il botulino è stato il protagonista della cronaca estiva di quest’anno. Il Centro Antiveleni di Verona riceve quotidianamente almeno una o due telefonate di cittadini allarmati che cercano consiglio sullo stato degli alimenti, temendo di contrarre l’intossicazione. E mentre il rischio percepito è diffuso e ben conosciuto, c’è ancora molta confusione riguardo alle cause e ai fattori di rischio. Nonostante gli allarmismi, il botulismo alimentare rimane una malattia rara con non otre 30 casi all’anno sul territorio nazionale, a fronte di quasi il doppio di casi sospetti. “Quest’anno – ha spiegato il direttore del Centro antiveleni Giorgio Ricci – il botulino ha sostituito il Ragno Violino dell’anno scorso. Con l’allerta diffusa abbiamo raddoppiato le chiamate, da 1 o 2 al giorno a 4 o 5. Oltre ai consueti avvertimenti sulle conserve casalinghe, merita anche non sottovalutare l’uso estetico. La tossina botulinica che viene iniettata è la stessa, che produce un effetto paralizzante locale e controllato della muscolatura. E’ quindi fondamentale che il trattamento venga fatto in centri specializzati e da mani esperte, sia nell’acquisto della tossina sia nelle quantità del suo utilizzo. Mai ricorrere al botulino fai da te. Infatti, esiste anche un botulino ‘buono’, quello utilizzato per uso terapeutico dai neurologi per ridurre gli spasmi muscolari, ma in questo caso siamo appunto in presenza di altissima competenza”. Il Cav Aoui, diretto dal dott. Giorgio Ricci, nella sua ormai decennale esperienza ha trattato quattro casi di origine alimentare e uno a seguito della somministrazione di tossina botulinica a scopo estetico. In tutti i casi, il Centro ha avuto un ruolo determinante non solo nella fase di diagnosi tempestiva, affiancando i medici che avevano in cura i pazienti, ma anche coadiuvando la mobilitazione dell’antidoto in modo da velocizzare il trattamento. Fortunatamente esiste l’antitossina botulinica, che se viene somministrata tempestivamente può trattare in modo efficace la malattia. L’indicazione a questa terapia viene valutata caso per caso e in accordo con il Centro Antiveleni. Gli esperti suggeriscono alcuni accorgimenti tanto semplici quanto fondamentali. Se l’alimento ha visibili segni di alterazione, sia nell’aspetto sia nell’odore, è fortemente sconsigliato l’assaggio. L’alimento potrebbe non essere stato prodotto o conservato nel modo corretto e divenuto quindi terreno fertile per la proliferazione di diversi microorganismi, non necessariamente riguardanti il botulino, responsabili però di altre forme di disturbi clinici. Nelle preparazioni casalinghe è estremamente fondamentale rispettare le norme igieniche usando utensili puliti e contenitori integri. Necessario anche adottare tutti gli accorgimenti che impediscono la creazione di un ambiente favorevole alla riattivazione delle spore durante la conservazione. Sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità sono facilmente consultabili le precise linee guida nazionali in merito.