Natale, tempo di Carnevale. il Comune ha infatti deciso, e domani in Giunta approverà la relativa delibera, che la sfilata del Venardi Gnocolar, 13 febbraio, si farà e la organizzerà, in via straordinaria e solo per il 2026, il comitato de La Renga di Parona. Viene quindi escluso, solo per quanto riguarda il ruolo organizzativo di questo evento, il comitato del Bacanal del Gnoco dopo i mesi di contrasti con il Comune, i problemi legati alla rendicontazione e alle fatture, le difficoltà organizzative e i continui contrasti. Tutte le altre iniziative del Bacanal del Gnoco, come la sfilata sul Liston, l’elezione e l’incoronazione di papà del Gnoco, sono state infatti autorizzate dal Comune che deve concedere gli spazi. Ma a questo punto la domanda d’obbligo è: ci sarà Papà del Gnoco alla sfilata di venerdì 13? «Dubito», risponde il presidente del Bacanal, Valerio Corradi interpellato dalla Cronaca di Verona. E ha tutta l’intenzione di portare avanti la sua battaglia contro il Comune, con avvocati e perizie, fino forse al clamoroso gesto di non portare il Sire del Carnevale nella sfilata. Difficile prevederlo, anche perché si scatenerebbe la protesta di tutti gli altri Comitati. In ogni caso la partita è aperta e il Comune va avanti per la sua strada al fine di garantire anche quest’anno la sfilata, come ha assicurato l’assessore Marta Ugolini questa mattina, «che sarà aperta a tutti. Aspettiamo certamente Papà del Gnoco a braccia aperte nel rispetto delle tradizioni veronesi». Sfilata che sarà più corta del solito e con un percorso inedito per non intralciare i lavori previsti per le cerimonie olimpiche dei Giochi invernali Milano-Cortina. Venerdì Gnocolar infatti cade proprio nel pieno delle manifestazioni olimpiche; i Giochi invernali si apriranno il 6 febbraio e si chiuderanno con la cerimonia conclusiva in Arena il 22 febbraio, per cui in città ci saranno sportivi, visitatori, turisti, squadre di atleti, motivo in più per presentare un Carnevale degno della tradizione veronese. «Domani sarà approvata dalla Giunta la delibera per la sfilata del 13 febbraio – ha spiegato l’assessore Ugolini – che prevede questa novità dal momento che per le note criticità ancora non risolte con il Bacanal del Gnoco non siamo nelle condizioni di erogare i finanziamenti a questo comitato. In attesa della decisione del Consiglio di Stato che deciderà il 5 febbraio, abbiamo dovuto individuare un altro soggetto organizzatore, in via straordinaria e solo per il 2026. Il soggetto individuato è il Comitato de La Renga di Parona, che si è reso disponibile per preparare l’evento, ha presentato già un piano sicurezza e ha tutti i requisiti necessari che abbiamo richiesto. Vale a dire la comprovata capacità organizzativa (l’evento di Parona è secondo solo appunto alla sfilata dei carri) di gestire eventi complessivi, esperienza pluriennale, il comitato Renga partecipa al tavolo in prefettura per la sicurezza ed è autonomo dal punto di vista gestionale».
Corradi studia il marchio con copyright. «Attendiamo l’ufficialità e poi convocheremo un direttivo per decidere cosa fare»
Si aspetta adesso la risposta del Comitato del Bacanal che punta tra l’altro a registrare il marchio con copyright in esclusiva per il Carnevale e il Venardi Gnocolar che ritiene di sua proprietà. «Nessuno viene escluso, – ha ribadito l’assessore Ugolini – tutte le maschere e tutti i comitati sono invitati e sono benvenuti a partire dal Sire del Carnevale. Chi sceglierà di restarne fuori si assumerà le responsabilità davanti al proprio rione e agli altri comitati». insomma, la responsabilità ora è di Corradi e dei suoi fedelissimi. Ugolini ha poi sottolineato che «quando ci sono difficoltà gestionali come quelle che si sono create, sarebbe un gesto responsabile quello di farsi da parte e temporaneamente cercare di tutelare l’interesse generale della tradizione che deve continuare a vivere. La nostra decisione guarda al futuro». Il fatto che Valerio Corradi abbia lasciato la presidenza del Carnevale storico non è considerata condizione sufficiente per modificare la situazione. La delibera di domani non prevede per ora stanziamenti di contributi, anche se nel bilancio comunale il capitolo di spesa per il Carnevale è stato confermato in 100 mila euro. «Non abbiamo mai messo in discussione la sfilata di Carnevale – ha ribadito il sindaco Damiano Tommasi -. Sarà un percorso suggestivo e un’occasione importante per tutti i visitatori che avremo in città». E veniamo al percorso, completamente inedito ed esterno al centro storico, con il coinvolgimento forse per la prima volta, del quartiere di Borgo Trento: incolonnamento dei carri in via IV Novembre, poi Ponte della Vittoria, via Diaz, corso Cavour, Castelvecchio, regaste San Zeno e piazza San Zeno. E Corradi? Interpellato dalla Cronaca di Verona, risponde: «Attendiamo l’ufficialità, convocheremo un direttivo poi decideremo cosa fare. Si sta espropriando un evento del Bacanal con manovre poco chiare. Impugneremo la delibera e anche l’eventuale nuova organizzazione. Ci consulteremo con gli avvocati. Così si cancellano 495 anni di storia». Ci sarà Papà del Gnoco alla sfilata del 13 febbraio? «Dubito». Insomma sarà battaglia. Alla prossima puntata.



