“A Verona sembra essersi spenta una delle voci più autentiche della cultura cittadina: il Centro Audiovisivi della Biblioteca Civica, spazio che per oltre trent’anni ha rappresentato un punto di riferimento per l’approfondimento sul linguaggio cinematografico, è fermo ormai da anni. Una situazione che sta suscitando crescente preoccupazione tra insegnanti, studiosi, cittadini e appassionati, che chiedono con forza il ripristino di un’offerta culturale all’altezza della nostra città”. Con queste parole, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni, Stefano Casali che commenta la situazione e sollecita risposte immediate da parte dell’amministrazione comunale. “Riceviamo in questi giorni – spiega Casali – numerose segnalazioni da parte di cittadini, insegnanti, studiosi e appassionati di cultura che lamentano un vuoto sempre più evidente nell’offerta culturale della nostra città. Un esempio su tutti? Il Centro Audiovisivi della Biblioteca Civica, fiore all’occhiello del centro storico e spazio privilegiato per la divulgazione culturale legata al cinema, è oggi completamente fermo. Per oltre trent’anni, questo centro ha organizzato corsi di alto profilo sull’analisi del linguaggio cinematografico, tenuti da professori universitari e studiosi di fama. Corsi frequentatissimi, che hanno formato centinaia di insegnanti e appassionati e rappresentavano un presidio culturale importante per Verona”. “Dal 2022, però, – commenta Casali – quando la pandemia era ormai alle spalle e sarebbe stato possibile riprendere regolarmente le attività, tutto si è inspiegabilmente fermato. Ci è stato riferito che sono state presentate più e più proposte ma è sempre mancata poi l’attuazione dei progetti, giustificati da difficoltà burocratiche, mancanza di direttive e problemi nei contratti con i relatori. Anche proposte concrete, avanzate da docenti universitari, sono cadute nel vuoto. Ci chiediamo allora: perché si è scelto di spegnere un’esperienza trentennale che portava cultura, partecipazione e prestigio alla città? E soprattutto: che fine ha fatto l’impegno culturale di questa amministrazione, che si è sempre vantata della propria ‘altezza culturale’?”. “Questo si aggiunge alla mancanza di mostre e attività culturali che arricchiscono i cittadini e attraggono un pubblico curioso. E non possiamo non sottolineare un dato significativo: da anni Verona non ospita una mostra internazionale. Un’assenza che pesa, che priva la città di occasioni di confronto con la grande arte e con il pubblico internazionale. Verona non può permettersi di perdere terreno anche su questo fronte: la cultura è linfa vitale per una comunità, non un lusso da tagliare. Da parte nostra – conclude il consigliere Casali – continueremo a raccogliere le voci di chi chiede una città più colta, più viva, più attenta. E ci auguriamo che qualcuno, a Palazzo Barbieri, voglia finalmente dare risposte concrete”.