Il dibattito politico: dall’altra parte della barricata

“A Isola, perchè no?” – Annamaria Bigon (PD)

L’Ulss 9 attivi un punto per i tamponi anche all’ex ospedale di Isola della Scala, evitando alle persone di percorrere decine di chilometri e fare lunghe code, soprattutto adesso che sono riaperte le scuole e la richiesta è maggiore. Credo sia la soluzione più semplice, migliore e sicura.
La richiesta elevata di tamponi rapidi, in coincidenza col rientro in classe, era prevedibile e la direzione avrebbe dovuto agire già da tempo, in modo da ridurre i disagi sia ai pazienti che al personale sanitario. In provincia di Verona ci sono appena quattro punti dove è possibile effettuare i test rapidi, troppo pochi per un territorio che ha quasi un milione di abitanti.
Abbiamo una struttura disponibile, approntata nel periodo più grave dell’emergenza coronavirus, e mai utilizzata, nonostante siano stati spesi soldi pubblici. Non penso che scaricare tutto su pediatri e medici di base sia invece una buona idea.

“Agsm: che si fa?” – Michele Bertucco (Sinistra in Comune)

Le regionali non hanno fermato la giunta del capoluogo berico che ha approvato la fusione tra Agsm e Aim, già sottoscritta a giugno dai rispettivi presidenti delle multiutility, e conta di chiamare al voto il Consiglio comunale di Vicenza entro la metà di ottobre.
Essendo la scadenza ultima fissata per il 31 dicembre 2020, il tempo apparentemente il tempo non manca.
Se non fosse che a Verona la situazione è desolante: il presidente Agsm si è dimesso; l’assessore alle Partecipate è riuscito a prendere il treno per Venezia ed è dunque destinato ad abbandonare una partita nella quale del resto finora non è mai riuscito a toccare palla.
Cosa ha intenzione di fare l’amministrazione? Con che tempi intende affrontare la questione della fusione? Lo chiederò per l’ennesima volta nella speranza di ricevere qualche risposta.

“Tagliati 13 cipressi” – Federico Benini (PD)

Negli scorsi giorni sono stati abbattuti 13 cipressi a Castel San Pietro. Si tratta di alberi monumentali che per l’amministrazione andavano tagliati perché rimasti gravemente danneggiati dal nubifragio dello scorso 23 agosto. Dalla documentazione ricevuta emerge che erano tutte piante di classe D (pericolosità estrema).
Dalle carte il dirigente, mi ha comunicato che stanno effettuando uno screening di tutte le alberature presenti sia all’interno del Teatro Romano, che sul Piazzale di Castel San Pietro per definire lo stato di pericolosità e programmare ulteriori interventi.
Rimane tuttavia la perplessità legata alla manutenzione ordinaria dei cipressi stessi e al monitoraggio del loro stato di salute. A Verona manca la cultura del verde che rappresenta una condizione imprescindibile del nostro ecosistema. Come ho fatto in questi anni, continuerò a sollecitare l’amministrazione comunale.

“Caccia alle poltrone” – Tommaso Ferrari (Traguardi)

Sono passati solamente pochi giorni del risultato delle elezioni regionali e le grandi manovre per sistemare i politici “trombati” sono già in atto.
“La logica è quella di sempre: sistemare i politici qua e là per riequilibrare i pesi delle forze di maggioranza, senza guardare invece al bene delle aziende e della città. L’esempio di AGSM è lampante: l’azienda più importante lasciata senza guida mentre l’aggregazione con AIM va avanti. Il Comune continua a prorogare la nomina del Presidente, dopo le dimissioni di Finocchiaro, e regna un vuoro totale. Vuoto che ci auspichiamo venga colmato da una personalità con esperienza e capacità e non dal primo politico in attesa di sistemazione.
Stessa dinamica sta emergendo, purtroppo, nel dibattito attorno ad Acque Veronesi. Inutile sottolineare quanto sia strategico il suo ruolo, anche e soprattutto a seguito dei recenti fenomeni di allagamento”.