Il Festival Biblico guarda ai territori Soave, Borgo dei Borghi, ospita due incontri, poi il testimone passa a Cavaion

È dedicata al testo conclusivo della Bibbia la 18esima edizione del Festival Biblico, che sotto il titolo «e vidi un nuovo cielo e una nuova terra» (Ap. 21,1), è tornato dal vivo con oltre 150 eventi nelle diocesi di Vicenza, Verona, Padova, Rovigo, Vittorio Veneto, Treviso, e nella formula del fuori festival per la prima volta anche ad Alba.
La storica rassegna culturale – promossa da Diocesi di Vicenza e Società San Paolo -è partita da Soave.
Nella stessa location, il Borgo dei Borghi 2022 ospiterà quindi due incontri biblici guidati, l’uno da don Antonio Scattolini, docente di iconografia, che la sera del 4 maggio offrirà una lettura artistica dell’Apocalisse attraverso i mosaici della basilica di Santa Prassede (Roma), l’altra da don Andrea Albertin, voce di una riflessione sui testi apocalittici intitolata “A che ora è la fine del mondo?”.
Il testimone passerà poi a Sega di Cavaion, dove venerdì 6 maggio, la sala civica farà da scenografia a una cena multisensoriale con pietanze mediorientali e vini locali (menù a cura di Sarah Turco), insieme al biblista Martino Signoretto e al sommelier Simone Penna, per comprendere la forza del messaggio evangelico contenuta nell’ultima cena del Risorto (prenotazione obbligatoria su Eventbrite). Mentre sabato 7 maggio, arriverà l’attivista per i diritti umani del Congo Jhon Mpaliza, che con l’animatrice del Ctg Daniela Zanetti, accompagnerà un itinerario a piedi dal taglio meditativo e contemplativo (partenza ore 13.30 dalla chiesa parrocchiale di San Nicolò di Ceraino. Dal 18 al 22 maggio, la rassegna si sposterà in città fregiandosi della presenza di ospiti di rilievo, interpreti di questo tempo da diversi punti di vista, a cominciare dall’astronauta Umberto Guidoni, primo europeo mettere piede nella stazione spaziale internazionale, e Marcello Spagnulo, ingegnere aerospaziale e collaboratore scientifico della rivista Limes.