Il forum eurasiatico trasloca in Turchia. Organizzato dall’associazione Conoscere Eurasia. A confronto politici e imprenditori

Dopo 14 edizioni a Verona, una in Caucaso (Baku, Azerbaijan), una in Asia Centrale (Samarcanda, Uzbekistan) e una in Medio Oriente (Ras al-Khaimah, Emirati Arabi Uniti), prosegue il format itinerante del Forum Economico Eurasiatico, che quest’anno approda in Turchia. La XVIII edizione, dal titolo ”Nuova energia per nuove realtà economiche”, si terrà infatti giovedi 30 e venerdi 31 ottobre 2025 presso il Çırağan Palace di Istanbul, città che storicamente ha sempre ricoperto un ruolo strategico e simbolico di ponte tra Oriente e Occidente, crocevia di culture, commerci e relazioni economiche internazionali. Organizzato e promosso dall’Associazione Conoscere Eurasia, in collaborazione con Roscongress Foundation, l’evento vedrà la partecipazione di numerosi relatori e ospiti provenienti da tutto il mondo, tra cui rappresentanti di organizzazioni internazionali, personalità politiche, imprenditoriali e associative, nonché di importanti aziende pubbliche e private dall’Italia e da decine di altri Paesi. L’obiettivo principale è quello di promuovere e rafforzare il dialogo e le opportunità di business tra Occidente e lo spazio della Grande Eurasia, in un contesto geopolitico che mai come ora richiede spazi franchi, aperti e multipolari. Quest’anno il Forum includerà anche un’area collettiva interamente dedicata alle imprese, pensata come piattaforma di incontro e collaborazione. In questo spazio, aziende italiane, turche e russe avranno la possibilità di presentarsi e sviluppare nuove partnership strategiche: una preziosa opportunità per valorizzare e promuovere il made in Italy, il made in Turkey e il made in Russia, favorendo sinergie e nuove prospettive di cooperazione economica. Con circa 87,9 milioni di abitanti e un PIL a prezzi correnti di 1.393 miliardi di euro nel 2025 (stimato in crescita a 1.523 miliardi nel 2026), la Turchia è la diciassettesima economia mondiale e uno dei membri più dinamici del G20. L’economia ha mantenuto tassi di crescita sostenuti negli ultimi anni (+3,2% nel 2024 e +2,8% stimato nel 2025), nonostante le difficoltà inflazionistiche (30,1% atteso per il 2025). L’Italia rappresenta il quarto mercato di destinazione per l’export turco (quota 5% gennaio-luglio 2025) e il quinto fornitore del Paese (4,5%). La Turchia è invece il decimo mercato di sbocco dell’Italia (2,4% gennaio-maggio 2025) e l’undicesimo fornitore (2,2%). Nel 2024 l’interscambio commerciale Italia-Turchia ha raggiunto i 29,7 miliardi di euro, con export italiano pari a 17,6 miliardi (+23,9% sul 2023) e import pari a 12,0 miliardi (+4,4%), portando a un saldo positivo record di oltre 5,5 miliardi. Nei primi sei mesi del 2025 l’interscambio si è attestato a 13,9 miliardi di euro. Le esportazioni italiane verso la Turchia riguardano soprattutto: prodotti manifatturieri vari (24,8%), macchinari e apparecchi (19,3%), mezzi di trasporto (11,6%), chimica (7,9%) e moda (7,8%). Le importazioni dalla Turchia sono invece dominate da mezzi di trasporto (25,2%), metalli (16,1%), tessile/abbigliamento (10,7%) e raffinati petroliferi (7,7%). Oltre 430 imprese italiane sono già presenti nel Paese, con un fatturato complessivo di circa 18,5 miliardi di euro. Il Forum si aprirà con una sessione speciale dedicata alla Turchia, incentrata sul suo nuovo ruolo nell’economia globale e sulla capacità del Paese di affermarsi come hub economico e politico in un contesto internazionale in continua evoluzione.