Il Garda cerca di unire le tre sponde. C’è la chiara intenzione di mettere in piedi una cabina di regia per l’intero Lago

Un incontro che segna una svolta storica per la gestione del turismo sul Lago di Garda. E’ quello che è avvenuto nella sede di Federalberghi Garda Veneto. La presidente di Garda Unico Stefania Lorenzoni, accompagnata dal direttore Gianluca Ginepro, ha voluto incontrare i vertici dell’associazione di categoria, il presidente Ivan De Beni e il direttore Mattia Boschelli. E che non si trattasse di una visita di cortesia è emerso dopo pochi minuti. La Presidente Lorenzoni ha infatti espresso la ferma volontà di un cambio di passo che sarà rappresentato, già a partire dal 2026, dall’istituzione di un tavolo tecnico permanente che metterà insieme i vertici di Garda Unico, i rappresentanti degli operatori turistici e gli amministratori delle tre sponde. Una scelta mai fatta prima. «La mia è una proposta concreta e necessaria per dare finalmente a Garda Unico l’apporto fondamentale dei professionisti», ha spiegato Lorenzoni. «Nel tavolo tecnico ci sarà il cda di Garda Unico, i rappresentanti degli operatori turistici, gli albergatori, e degli amministratori delle tre sponde. Sarà un tavolo limitato nei numeri, ma con grande capacità di portare finalmente all’attenzione dell’ente le necessità del territorio e trasformarle in azioni concrete». «Quella di oggi è stata una visita molto importante, una prima volta di Federalberghi insieme a Garda Unico», ha detto Ivan De Beni. «La Presidente è venuta con una proposta concreta: un tavolo che per noi è una grande soddisfazione. Da sempre chiediamo di partecipare a questi momenti di confronto. È un passo importante e una scelta vincente». Fondamentale infatti l’apporto degli albergatori, di chi si occupa di turismo ed è a diretto contatto con il turista, ai fini della promozione del territorio. «Noi albergatori -ha spiegato De Beni- siamo i primi a incontrare i turisti: ascoltiamo le loro esperienze, i loro bisogni, le difficoltà che incontrano e le loro aspettative. Trasmettere queste informazioni a Garda Unico significa mettere a disposizione un patrimonio prezioso per costruire progetti di promozione davvero efficaci. Inoltre, nel raccontare il nostro Lago, dobbiamo tenere presente che il turista non comprende che il Garda sia diviso da tre regioni. Per lui la destinazione è una sola. Proprio per questo è fondamentale avere una cabina di regia unica». Una sintonia tra Garda Unico e Federalberghi Garda Veneto che si è spinta oltre l’istituzione del tavolo tecnico e che ha messo già in fila le azioni prioritarie. «Visto che esiste un Garda Unico -ha detto Lorenzoni- sarebbe bello che anche la voce del Garda fosse unica. Una delle funzioni che vorrei attribuire a questo organismo è quella di condividere le modalità di comunicazione, così che ogni messaggio sia rappresentativo di tutte le realtà del territorio». Si è poi parlato non solo di comunicazione promozionale ma anche della cosiddetta comunicazione ”di crisi”. La cabina di regia avrà infatti anche il compito di comunicare in modo unitario nel caso di situazioni potenzialmente dannose per l’immagine del Lago. La memoria è ovviamente corsa al caso di norovirus nel Comune di Torri, ai livelli bassi del Lago di un paio di stagioni fa, alla Chikungunya di quest’estate, a supposti overtourism o a stagioni poco frequentate. Fino ad oggi ognuno è di fatto andato avanti per i fatti propri, comunicando in modo sconnesso e spesso controproducente. D’ora in avanti l’idea è quella di procedere in modo diverso. Il nuovo tavolo tecnico, poi, come sollecitato anche dal Direttore di Federalberghi Garda Veneto Mattia Boschelli, dovrà avere anche un compito operativo su temi cruciali come mobilità e viabilità. Guardando al futuro, la Presidente ha annunciato la volontà di organizzare gli Stati Generali del Turismo del Garda.