Il gelato, mai fuori stagione Tre gelaterie da “visitare”, ma c’è l’imbarazzo della scelta

Questo ottobre quasi primaverile fa storcere il naso a tanti: all’ombra c’è fresco, eppure le giornate soleggiate fanno perdere la voglia di uscire con la giacca pesante. E fanno venire voglia di gelato. A Verona, c’è l’imbarazzo della scelta.
Un esempio è la Gelateria Natù, che utilizza ingredienti biologici rispondendo a ogni tipo di esigenza: accanto ai gelati tradizionali, si trovano quelli senza glutine, senza lattosio, le opzioni vegane e il gelato per cani, senza zuccheri aggiunti e studiato appositamente per i nostri amici a quattro zampe. Il gelato viene prodotto giornalmente, senza coloranti e con frutti di stagione: infatti, a garanzia del regime di controllo biologico, questa gelateria ha guadagnato il certificato ICEA per la tracciabilità delle materie prime.
Merita la menzione d’onore anche un locale lontano dal centro città (ma facilmente raggiungibile con l’auto): Akropolis a San Giovanni Lupatoto, che è al contempo gelateria, pasticceria e bar. Akropolis vi richiederà alcuni minuti per leggere tutto il suo lunghissimo – e invitantissimo – menù: vi stupirete di quante possibili coppe gelato possano nascere dalle diverse combinazioni di gelati, sorbetti, frutta e topping.
Più vicino alla città si trova, invece, Il Mustacchio, bar e gelateria in zona Corso Milano. I gusti proposti da questa gelateria seguono la stagionalità degli ingredienti e, alle proposte più tradizionali, si alternano quelle più particolari: gelato alle castagne, alla zucca con amaretto e cioccolato fondente, oppure alla caprese (ovvero, fior di latte di burrata e marmellata di pomodori) o anche alla ricotta di capra e zafferano con mandorle e nocciole, per non citare i molti, moltissimi altri.
Elettra Solignani