Il parco di Santa Teresa rischia di subire un’ulteriore erosione. Le richieste del Pd Borgo Roma e la carenza di verde

Il Parco di S.Teresa, già nato mutilato nel 2017, rischia di subire un’ulteriore erosione del suo auspicato ed unanimemente sostenuto ampliamento. A farne le spese sono ancora una volta gli abitanti di Verona Sud. Ne hanno parlato Federico Benini, capogruppo comunale Pd, e Giorgio Bonanomi, consigliere Pd della Quinta Circoscrizione in rappresentanza del relativo gruppo consiliare. A sottoscrivere l’appello anche Michele Bertucco. I consiglieri hanno ricordato che rispetto al progetto originario del PRUSST Verona sud, sventrato dalla prima Giunta Tosi, che prevedeva 55mila metri quadri di parco, esso si è ridotto a circa 36mila metri quadri, nonostante le croniche e conosciute carenze di verde pubblico fruibile di cui soffrono i quartieri di Borgo Roma, Tombetta e Golosine. Negli ultimi anni l’ATER ha proposto la retrocessione del lotto di proprietà al Comune che, evidentemente, non pare intenzionato ad acquisirlo tutto a titolo oneroso. “A questo punto” dicono, “è il Comune che non considera il desiderio di Verona sud, che è stato espresso, a più riprese e sempre in maniera unanime dalla Circoscrizione 5^. Chiediamo pertanto all’Am­ministrazione Comunale di riprendere i contatti con ATER per l’acquisizione integrale del lotto ATER e procedere celermente alla variante urbanistica per i lotti comunali.” Già nella scorsa legislatura il PD promosse l’ampliamento del parco ma la proposta fu bocciata.