Hanno scelto Piazza San Zeno i Dem per presentare la lista che correrà a sostegno del candidato presidente Giovanni Manildo alle prossime elezioni regionali del 23 e 24 novembre. I nove candidati al Consiglio regionale del Pd veronese, accompagnati dal segretario Franco Bonfante, sono: Alessio Albertini, Anna Maria Bigon, Cassano Maurizio Giuseppe, Katty Gerardo, Guglielmo Memo Frapporti, Sara Gini, Mattia Mosconi, Elisa La Paglia, Giampaolo Trevisi. Durante l’incontro il segretario provinciale Bonfante ha espresso preoccupazione per quella che potrebbe essere l’affluenza. «Molta gente ha detto è distratta, non sa che si vota e per cosa si vota. Non va bene che ogni Regione vada al voto in date diverse, sarebbe stata meglio una data unica per garantire una affluenza maggiore». Da parte di tutti i candidati è stata espressa una specie di classifica del terreno sul quale si muoverà la rappresentanza del Pd veronese. Al primo posto il lavoro, seguito dai temi legati all’ambiente e al cambiamento climatico. Ed è la sanità il tema centrale per i candidati del Pd: la difesa della sanità pubblica e dell’eccellenza veneta a fronte «di un centrodestra che vuole imporre una sanità privata su modello lombardo con le assicurazioni sanitarie. Noi siamo contrari e dovremo essere forti per contrastare questo smantellamento» affermano Frapporti e Bigon. Di sicurezza e immigrazione ha parlato Giampaolo Trevisi già direttore della Scuola di Polizia di Peschiera. Trevisi da sempre sottolinea la necessità di una politica dell’immigrazione fondata su cooperazione europea, controlli efficienti e percorsi legali d’ingresso, non su accordi estemporanei e difficili da gestire. «Da uomo delle forze dell’ordine ricorda so bene che la sicurezza si costruisce con regole chiare, mezzi adeguati e rispetto della dignità umana, non con le scorciatoie mediatiche. In Veneto come in Italia – ha concluso serve una visione seria: sicurezza significa garantire ordine e legalità, ma anche spendere con responsabilità e trasparenza ogni euro dei contribuenti. Occorre riportare equilibrio, competenza e concretezza in un tema che riguarda tutti, senza slogan e senza illusioni costose.»



