Salvini in tour. Il pensiero è già agli Europei 2032. A breve l’incontro a Roma con i sindaci delle città che hanno stadi per la manifestazione Il ministro delle Infrastrutture ha visitato i cantieri in Arena e si è detto “orgoglioso” per quanto si sta facendo a Verona per le Olimpiadi invernali di febbraio. Ha ringraziato il sindaco Tommasi per il ruolo guida e la Soprintendenza “che opera con buonsenso”

Un ministro Salvini «orgoglioso» per quanto si sta facendo a Verona per le Olimpiadi invernali di febbraio e marzo 2026 ha visitato i cantieri in Arena questa mattina accompagnato come guida d’eccezione dal sindaco Damiano Tommasi. «Avere un monumento straordinario come l’Arena, più antico del Colosseo, conosciuto in tutto il mondo e che diventerà accessibile per tutti grazie alle Olimpiadi invernali mi rende orgoglioso. E’ qualcosa di importante sapere che sarà accessibile a bambini, anziani, persone con mobilità ridotta e persone con disabilità: mi rende orgoglioso perché è una eredità che lasciamo», ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture al termine del tour all’interno dell’anfiteatro. Gli interventi all’esterno dell’Arena prevedono di abbattere le barriere in cinque percorsi, tre dei quali saranno completati prima dei Giochi olimpici invernali mentre altri due saranno terminati dopo. Così come sarà completata dopo la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali del 22 febbraio (11 mila spettatori previsti) e dopo la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi il 6 marzo (9 mila spettatori circa previsti), la collocazione dell’ascensore e del servo scala nell’arcovolo 65 che porterà alla terrazza dell’ala dell’Arena e consentirà l’accesso alle persone con disabilità. Prima dei Giochi olimpici saranno completati i lavori appunto per tre percorsi di accesso alla Bra, per l’ammodernamento dei bagni in Arena con la realizzazione di due servizi igienici per disabili, la posa di passerelle metalliche con parapetto per consentire alle carrozzine di accedere all’anfiteatro, una rampa per superare il dislivello del vallo areniano. la sostituzione dei parapetti dell’Arena invece, sia quello sommitale che quelli davanti ai vomitori, avverrà dopo i Giochi, così come la installazione delle nuove sedute in platea che consentiranno di rimuovere le poltrone per far posto alle carrozzine. E alcune avranno anche le basi che si potranno alzare per migliorare la visibilità degli spettacoli. Di conseguenza è previsto il rifacimento allestimenti di platea e sedute della cavea. I lavori sono eseguiti da Simico, società operativa per le opere di Milano-Cortina. L’eredità dei Giochi olimpici invernali, insomma, sarà un centro città e un’Arena ad alta accessibilità per tutti. E Salvini ha voluto ringraziare sia il sindaco per il ruolo di guida che della Soprintendenza «perché non blocca i lavori ma opera con buon senso su un monumento così antico». Dall’Arena come tempio dello spettacolo agli stadi come tempio dello sport: il ministro Salvini a margine dell’incontro in Arena ha fatto sapere di aver firmato il decreto per la nomina operativa del commissario per gli stadi Massimo Sessa proposto dal ministro dello sport Abodi. A breve l’incontro a Roma con i sindaci, Tommasi compreso, delle città che hanno stadi utili per gli Europei 2032. Una circostanza che accelera anche la scelte delle proposte arrivate in Comune per rifare il Bentegodi.

L’Arena, palcoscenico senza confini. Annunciato il nome del primo protagonista coinvolto nello spettacolo: Roberto Bolle

È «Beauty in Action» il titolo della Cerimonia di Chiusura dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026 che prenderà vita il 22 febbraio 2026 all’Arena di Verona. Al Teatro Filarmonico di Verona, Fondazione Milano Cortina 2026 ha presentato il tema creativo dell’evento di chiusura delle prossime Olimpiadi Invernali, annunciando anche il primo talento coinvolto nello spettacolo: l’étoile internazionale Roberto Bolle. Per la prima volta nella storia dei Giochi, una Cerimonia Olimpica si svolgerà all’interno di un monumento storico patrimonio dell’Umanità, trasformando il celebre anfiteatro veronese in un palcoscenico senza confini. Una scelta simbolica che lascerà un’eredità di straordinario valore per il futuro della città di Verona e per il suo palinsesto culturale e turistico. Hanno preso parte all’evento il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, il Sottosegretario di Stato alla Cultura Gianmarco Mazzi, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il Sindaco di Verona Damiano Tommasi e la Sovrintendente Fondazione Arena di Verona, Cecilia Gasdia. Hanno raccontato la Cerimonia di Chiusura e ciò che avverrà all’Arena di Verona, per Fondazione Milano Cortina 2026, il Presidente Giovanni Malagò, il CEO Andrea Varnier e la Direttrice Cerimonie Maria Laura Iascone, assieme ad Alfredo Accatino, Presidente Filmmaster. A lavorare alla Cerimonia di Chiusura di Milano Cortina 2026 sarà la squadra di creativi guidata da Alfredo Accatino, Presidente di Filmmaster e firma di alcune tra le più importanti produzioni internazionali nel mondo degli eventi, composta da: Adriano Martella, Creative director Filmmaster; Stefania Opipari, Show director Filmmaster; Stefano Ciammitti, Costume designer; Michele Braga, Music director e Claudio Santucci, Set designer. La Cerimonia di Chiusura dei Giochi Olimpici coinvolgerà grandi talenti italiani, in scena e dietro le quinte. L’étoile Roberto Bolle è il primo nome annunciato da Fondazione Milano Cortina 2026. Durante la conferenza è stato svelato il render ufficiale del palcoscenico che ospiterà la Cerimonia all’Arena di Verona. La scenografia prenderà ispirazione da una goccia d’acqua, simbolo di un ciclo naturale in continuo movimento che unisce montagna, pianura, città, laguna, mare e cielo. L’omaggio all’acqua, che nella sua forma solida è indispensabile per gli sport invernali, guiderà l’ideazione dello spazio scenico, introducendo un assetto completamente nuovo per l’Arena. Non più un palco e una platea nettamente separati, ma una grande piazza italiana al centro della scena, viva e mutevole, in grado di ospitare movimenti, superfici luminose, coreografie e trasformazioni scenografiche.

Le Olimpiadi alla Consulta. Ribadita la natura di ente di diritto privato della Fondazione

La gip di Milano Patrizia Nobile, come richiesto dalla Procura nei mesi scorsi, ha sollevato davanti alla Consulta la questione di «legittimità costituzionale» del decreto del governo Meloni del 2024, convertito in legge, che ha ribadito la qualificazione di ente di diritto privato della Fondazione Milano-Cortina, tema centrale in un’inchiesta milanese con al centro affidamenti diretti pilotati, tra 2020 e 2021, in cambio di ipotizzate tangenti per i servizi digitali. Pronta la replica di Palazzo Chigi: «In riferimento alla decisione del Giudice per le indagini preliminari di Milano di rimettere alla Corte costituzionale la questione di legittimità costituzionale del decreto legge relativo alla Fondazione Milano-Cortina 2026, il governo accoglie con serenità e piena fiducia il percorso avviato e attende l’esito della pronuncia della Corte costituzionale». In seguito alla decisione del gip di Milano, è arrivata la risposta di Palazzo Chigi: «L’esecutivo ha operato e continua a operare per assicurare la migliore riuscita dei prossimi Giochi olimpici e paralimpici invernali. A tal fine, il governo ha posto in essere le basi giuridiche e organizzative necessarie affinché l’evento si svolga al meglio, nel pieno e trasparente rispetto delle regole e della normativa nazionale ed europea», hanno dichiarato alcune fonti. L’obiettivo primario resta quello di garantire la massima trasparenza e l’efficace realizzazione dell’appuntamento sportivo, un’occasione di importanza strategica che conferirà ulteriore lustro e prestigio alla nazione intera», si conclude.