IL PLOTONE DI UNICREDIT Per l’aumento di capitale da 13 miliardi c’è uno stuolo di garanti. La Fondazione Cariverona si riunisce per la decisione finale. Cr Torino sottoscriverà pro quota

Rimbalzo di Unicredit in Piazza Affari. Il titolo, nel giorno in cui si è riunito il Cda per decidere il prezzo dell’aumento di capitale da 13 miliardi di euro, ha segnato all’avvio un rialzo del 2,9% a 25,92 euro per poi attestarsi a +1%. Secondo indiscrezioni della vigilia, il prezzo sarà a sconto sul Terp (ovvero il prezzo teorico al netto del diritto d’opzione) del 35-40%. In seguito la banca siglerà il contratto con un gruppo di istituti di credito che garantirà l’aumento di capitale mettendo in sicurezza l’operazione che partirà lunedì prossimo 6 febbraio per concludersi dopo tre settimane (lunedì 24). Perr l’operazione da 13 miliardi, come scrive il Sole 24 Ore, Jean Pierre Mustier ha radunato un plotone d’eccezione: il Cib Unicredit, Morgan Stanley eUbs saranno gli advisor; Bofa Merrill Lynch, Jp Morgan e Mediobanca i coordinatori; Citigroup, Credit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs e Hasbc coordinatori globali; Banca Imi, Santander, Barclays, Bbva, Bnp Paribas, Commerzbank, Crédit Agricole e Societé Generale joint bookruner.  Di fronte agli azionisti, Fondazione Cariverona, che ha in mano il 2,2 della banca ha fatto sapere che riunirà oggi  (giovedì) gli organi di governo per assumere le decisioni finali sulle modalità di adesione all’aumento di capitale di Unicredit. I risultati 2016 “non sono una sorpresa”, hanno fatto sapere dal vertice di Cariverona guidato da Alessandro Mazzucco.  Il  professore, lo ricordiamo, aveva chiesto al Cda di assumersi le proprie responsabilità. Sulla base di questi dati il segretario Giacomo Marino, assistito dal comitato finanza, sta lavorando. L’altra Fondazione oltre il 2%, Cr Torino, dovrebbe designare il neo presidente, probabilmente Giovanni Quaglia e nei prossimi giorni delibererà sull’aumento: un primo orientamento, comunque era per la sottoscrizione pro quota.

Gino Gotturni