Il problema più sentito? E’ il lavoro Per 1 veronese su 3. Preoccupazioni anche per la sanità: soprattutto per le liste d’attesa

Un veronese su tre ha segnalato il lavoro come problema più sentito, mentre uno su quattro la sanità. Questo risultato, presentato durante il convegno – “Dal sondaggio alle proposte – Analisi dei bisogni dei veneti” – organizzato nella Camera di Commercio di Verona, è frutto di un sondaggio promosso in tutte le province da Uil Veneto e studiato dal Centro studi CSSE Veneto, che ha sintetizzato i temi più sentiti per territorio, età e genere. All’iniziativa veneta hanno partecipato quasi 17mila persone dove si sono toccati temi sui quali il sindacato può fare valere la propria azione: Ambiente, Casa, Istruzione, Lavoro, Sanità, Sicurezza, Trasporti.
Al convegno hanno partecipato: l’assessore alle Politiche del lavoro del Comune di Verona Michele Bertucco, il direttore provinciale dell’Inps Giovanni Martignoni, il presidente della Camera di Commercio di Verona Giuseppe Riello e il responsabile delle Relazioni Sindacali di Confindustria Verona Massimo Gasparato.
“Abbiamo incontrato la gente – ha dichiarato il segretario generale di Uil Veneto Roberto Toigo – nelle piazze, per strada, nei luoghi di lavoro, tanti giovani al Job Orienta, raccogliendo importanti indicazioni su temi sui quali il sindacato può fare qualcosa di concreto per risolverli. Siamo consapevoli che non possiamo trovare una soluzione al problema delle guerre e della fame nel mondo, ma possiamo fare qualcosa di utile sulla scuola o sulla sanità, ad esempio”.
Nel dettaglio a Verona hanno partecipato al sondaggio 2.411 persone: 52,2% donne e il 47,4% uomini. La maggior parte, cioè il 45,2% che ha risposto, rientra nella fascia di età tra i 40 e i 59 anni. Tra i più giovani (under 18) ha aderito al sondaggio solo il 6,1%.
Il tema (o problema) più sentito nella Città scaligera è quello del Lavoro (31,5%): durante le interviste si è parlato di qualità di lavoro, di stipendi, di sicurezza, di precarietà. “Va ricordato – ha sottolineato Toigo – che in Veneto solamente una assunzione su dieci è a tempo indeterminato. Facciamoci delle domande!”.
Al convegno anche il coordinatore di Uil Veneto Verona, Giuseppe Bozzini, ha espresso il suo punto di vista sulla questione del lavoro: “Verona ha avuto e tutt’ora ha uno sviluppo armonico del territorio dal punto di vista economico. La creazione del benessere però ha evidenziato differenze e qualche contraddizione da affrontare nei redditi e nelle tutele.
Il lavoro dipendente in particolare ne ha risentito maggiormente nei salari dei lavoratori, fermi al palo per molti settori, sono mancati i rinnovi dei contratti e troppo scarsa è stata la contrattazione territoriale e aziendale. La precarizzazione nei rapporti di lavoro, nonostante la disoccupazione al 3,2 % a Verona sia quasi inesistente, si sono ridotte le ore di lavoro e la durata e tipologia dei contratti. Servirebbe – ha concluso Bozzini – un patto tra Imprese, Pubblica Amministrazione e Sindacato per limitare gli appalti al massimo del ribasso e tutelare salari e diritti dei lavoratori.
Al secondo posto, come problema più lamentato risulta quello della Sanità (24,5%): non solo per le liste di attesa, ma per il rapporto non sempre proficuo col proprio medico di base che si fatica a trovare al telefono.
A Verona, gli under 18, pongono a pari merito (30,8%) i problemi del Lavoro e della Sicurezza. Per la fascia di età che va dai 18 ai 39 anni il tema più sentito è quello del Lavoro (36,7%). Ancora il Lavoro è sentito nella fascia 40-59 anni (35,7%). Mentre diventa la Sanità il tema di interesse per gli over 60 (38,8%).
Dopo il Lavoro e la Sanità il tema più sentito a Verona, ma non solo, è quello della Sicurezza e del Bullismo (18,4%). Seguono il tema dei Trasporti (9,9%), Ambiente (7,3%), Casa e Istruzione (entrambi 4,2%).