Olimpiadi col fiato corto. Il programma dei trasporti va rivisto. Manca la certezza di quanta gente può effettivamente arrivare sotto le Tofane per le gare Ma quante opere saranno davvero pronte in tempo per i Giochi Invernali 2026? E’ notizia di questi giorni che a Cortina con tutta probabilità verrranno tagliati 27 mila spettatori per impossibilità di portarli sulle piste delle gare. I percorsi a Verona

Ma quante opere olimpiche saranno davvero pronte in tempo per i Giochi invernali di Milano-Cortina? E’ notizia di questi giorni che a Cortina con tutta probabilità verranno tagliati 27 mila spettatori, per impossibilità di portarli sulle piste delle gare olimpiche. La realizzazione della cabinovia di Socrepes è in ritardo e proprio oggi, 17 novembre Dolomiti Bus presenterà il piano trasporti per le prossime Olimpiadi. In sostanza, gli spettatori non potranno arrivare a Cortina con la propria auto, altrimenti sarebbe un enorme ingorgo, un delirio. Il sistema dei trasporti prevede l’integrazione tra la ferrovia e i pullman, perché arrivare a Cortina con l’auto privata sarà praticamente impossibile. E allora ci saranno dei punti di raccolta dove lasciare la propria vettura e da li si proseguirà per le piste con i mezzi messi a disposizione dagli organizzatori. Di questi ritardi e della necessità quindi di ridurre il numero di spettatori ne ha preso atto, come riporta Il Gazzettino, anche il sistema delle navette che è stato tarato su numeri di passeggeri più bassi. Di fatto, il trasporto olimpico verrà organizzato non per tutti gli spettatori previsti inizialmente, ma per l’85 per cento della capienza delle venue di gara. Di conseguenza, anche la vendita dei biglietti dovrà fermarsi a quel dato. Dato che adesso è certo: fino a qualche settimana fa infatti la piattaforma di Fondazione Milano Cortina indicava – testuali parole «biglietto al momento non disponibile» per le location cortinesi, proprio perché mancava la certezza di quanta gente potesse effettivamente arrivare sotto le Tofane per assistere alle gare. Invece adesso la certezza c’è e anche il progetto di Dolomiti Bus per le navette che faranno la spola dai parcheggi scambiatori e dalle stazioni ferroviarie è stato rivisto. L’esame dello stato di fatto delle opere aggiornato alla scorsa settimana (la fotografia dell’avanzamento dei cantieri è stata scattata il 5 novembre) ha costretto a ridurre il numero degli spettatori di 27mila unità. Non viene più considerata la cabinovia Apollonio-Socrepes, che è in fase molto arretrata di realizzazione e che nel sistema logistico doveva costituire lo snodo fondamentale tra l’arrivo dei bus-navetta e la salita verso le Tofane per assistere alle prove di sci femminile. Tanto che il progetto di Dolomiti Bus deve tenerne conto e prevedere anche il servizio sostitutivo con i van spettatori dal centro di Cortina alle tribune sulle piste. Ma non viene considerato neanche l’eventuale allargamento del piazzale di Revis come parcheggio scambiatore. Ma se per Massimo Bortoluzzi, consigliere provinciale delegato ai trasporti, i ritardi sono evidenti e si deve rivedere il programma dei trasporti, da parte sua Simico con l’ad Fabio Saldini, amministratore delegato, commissario straordinario per l’opera in questione, si limita a ripetere quanto da sempre afferma: «Stiamo rispettando il cronoprogramma e la cabinovia sarà ultimata in tempo per le Olimpiadi» E la Fondazione Milano Cortina ritiene del tutto incomprensibile il calcolo che ha portato la Conferenza dei servizi a definire il numero di spettatori/ticket tagliati.

Prepariamoci a un’invasione di auto. C’è una flotta di oltre 3 mila macchine e minivan per i 400 mila viaggi previsti

Ma questa è solo una delle tante opere olimpiche che non sarà pronta per i Giochi invernali. Proprio nei giorni scorsi a Verona, con il sopralluogo del ministro Salvini, si è avuta conferma che per la cerimonia di chiusura dei Giochi invernali che si terrà in Arena il 22 febbraio e per la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi invernali del 6 marzo saranno pronte solo alcune delle opere previste. Per esempio, su 5 percorsi a zero barriere per portatori di disabilità ne saranno pronti solo tre. Non ci sarà l’ascensore in Arena, ma solo passerelle per le carrozzine e rampe per evitare il vallo areniano. Si spera che siano pronti i nuovi servizi igienici per pubblico e disabili. Ma c’è un altro aspetto che preoccupa: l’invasione delle auto di servizio della Milano-Cortina. Una flotta di oltre 3mila auto e minivan per i 400 mila viaggi previsti per i Giochi Olimpici tra Lombardia, Cortina e Verona. I mezzi saranno utilizzati dai volontari per gli spostamenti di sportivi, addetti ai lavori e autorità che prenderanno parte alla XXV edizione dei Giochi Olimpici Invernali tra le varie sedi. Quindi per la cerimonia di chiusura del 22 febbraio e per la cerimonia di apertura del 6 marzo una buona parte di questi veicoli arriveranno a Verona, si affolleranno nelle strade (dall’aeroporto al centro città, dalla stazione di Porta Nuova ai parcheggi coperti) e nei parcheggi con buona pace dei veronesi e di chi in quei giorni avrà necessità di spostarsi e di continuare a lavorare. Questi 3 mila veicoli in parte serviranno come auto di cortesia per volontari, atleti, staff, troupe televisive e comitati organizzativi. Fiat sarà associata alle discipline più giovanili: oltre 300 Grande Panda, 245 Fiat 600 e numerose 500e elettriche in servizio, più di mille veicoli commerciali per il trasporto di attrezzature e squadre, con diversi mezzi speciali destinati agli atleti paralimpici (quindi Verona). L’Alfa Romeo metterà in campo quasi mille vetture – tra Junior, Stelvio e Tonale – impiegate soprattutto, a Cortina, sede delle gare di sci alpino. Se le Lancia saranno abbinate al pattinaggio artistico, le Maserati saranno protagoniste dei momenti più istituzionali dei Giochi (quindi le cerimonie di Verona, in Arena). Saranno rosse, nere, verdi e bianche, tutte rigorosamente con i simboli di Milano-Cortina 2026; le vetture comprendono i minibus bianchi che seguiranno il tragitto della fiamma olimpica, in questi giorni impegnata nei test lungo il percorso ufficiale. Ma su questa invasione di auto e van della Milano-Cortina è già partito lo scontro con tassisti e Ncc. La categoria dei noleggiatori è sul piede di guerra e si chiede: ma chi guiderà tutte queste auto? Ci saranno conducenti in possesso di tutti i requisiti e abilitati a trasportare persone, atleti, team e staff di tutto il mondo? Le domande sul tavolo sono almeno tre: come possono essere effettuate 400mila per 1,5 milioni di persone senza ricorrere alle autorizzazioni ncc o alle licenze taxi, uniche titolazioni previste dalla legge italiana per tali servizi?. Quali garanzie verranno fornite su sicurezza, assicurazioni, revisioni annuali, requisiti professionali dei conducenti e responsabilità civile?. Come si intende evitare che questa operazione si traduca, di fatto, in un enorme sistema parallelo di trasporto abusivo?. E per concludere: come si attrezzerà Verona per accogliere l’invasione di tutti questi mezzi dell’organizzazione lungo le strade e nei parcheggi?

mb