Il regalo degli studenti dell’Accademia. Hanno restaurato il monumento dei Caduti di Quinzano In collaborazione con la seconda circoscrizione

Crescono le realtà del territorio che si rendono disponibili per mantenere il bene comune. E aumentano i patti di sussidiarietà siglati dal Comune. L’ultimo, quello con l’Ac­cademia di Belle Arti e la seconda Circoscrizione, per il restauro del monumento ai caduti di Quinzano. E gli studenti sono già al lavoro, per riportare al suo splendore l’opera di Domenico Zan­grandi. L’intervento, avviato a inizio luglio, è realizzato dall’equipe di studenti del corso di restauro dei mosaici, sotto la supervisione dei docenti Annalisa Marcucci e Manlio Titomanlio. Entro fine mese verranno pulite tutte le superfici ed eliminati gli effetti del tempo e degli agenti atmosferici. A settembre seguiranno alcune iniziative per far conoscere la storia del monumento, realizzato 50 anni fa, e il suo restauro. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo del Bacino Imbrifero Montano dell’Adige della Provincia di Verona e della ditta Fraccaroli, che ha fornito il ponteggio grazie al quale gli allievi possono operare in sicurezza. A presentare a palazzo Barbieri il frutto della partnership, la presidente della seconda Circoscrizione Elisa Dalle Pezze e il presidente dell’Accademia di Belle Arti Marco Giaracuni. Erano presenti anche il componente del Cda dell’Accademia Erika Prandi, la coordinatrice della scuola Adele Trazzi, la docente restauratrice An­nalisa Marcucci e Fran­cesco Fraccaroli, dell’omonima ditta. “Un progetto che restituisce in tutto il suo splendore il monumento di Zan­grandi alla comunità di Quinzano – ha detto Dalle Pezze -. Ecco perché ci siamo resi disponibili fin da subito a supportare l’Accademia in questo intervento di grande interesse”. “Il restauro è un’occasione preziosa per gli studenti, che hanno la possibilità di far pratica direttamente sul campo e non solo in laboratorio – ha concluso Giaracuni -. In questo caso abbiamo la possibilità di restaurare un monumento che appartiene alla città e che è l’opera di un ex allievo dell’Accademia”.