Il rimpasto al… veleno, come previsto La Lega fa buon viso, ma stenta a digerire il benservito all'assessore Edi Maria Neri

“Era già tutto previsto”, direbbe Riccardo Cocciante, dal titolo di una delle sue canzoni più belle. Il rimpasto in Giunta, le polemiche, gli scontenti, i sorrisi, i rimbrotti, i veleni. Niente di nuovo sotto il sole. “Prendiamo atto della scelta del sindaco” il commento del vicesindaco Zanotto. “Edi Maria Neri, è persona di alto valore, garanzia di legalità e trasparenza, valori importanti sui quali si deve sempre basare una seria azione politica. Spiace che la sua presenza in Giunta non sia stata ritenuta strategica. Da parte nostra nessuna polemica perché in un momento difficile come quello che stiamo attraversando il risiko delle nomine non deve mai prevalere sull impegno che i cittadini e le imprese si aspettano da chi amministra la città”.

“Il tanto annunciato rimpasto di giunta, che si attendeva come liberatorio da ormai due anni, si è risolto in piccoli accordicchi di poltrone incapaci di affrontare le questioni più spinose”, afferma invece Federico Benini, capogruppo Pd. ” Amt si è cacciata in un brutto guaio rescindendo il contratto con l’Ati relativamente al filobus e ora viene lasciata ancora senza presidente. Agsm si avvia alla fusione senza una guida. La Lega viene messa da parte e non mancherà di mettere in campo quanto prima le sue rappresaglie.
Insomma: Sboarina doveva cambiare passo nel disperato tentativo di concludere in maniera dignitosa almeno gli ultimi due anni di mandato, invece prosegue come prima accontentando un po’ questi e un po’ quelli senza una linea, senza una strategia, senza una visione del futuro”.
Da Benini e Bertucco, Verona e Sinistra in Comune. “Il rimpastino non sistema un bel niente all’interno della maggioranza. E’ ovvio infatti che la Lega esce a bocca asciutta, non avendo nemmeno il contentino di un mesetto di presidenza di Agsm, dove ora in pole position sembra esserci Casali. Come avevamo osservato fin da tempi non sospetti, era perfettamente inutile fare una nomina in una società destinata a fondersi a fine anno. Amt è ancora senza un cda e senza un presidente. Sboarina continua a non governare, tenendo in scacco la città con i suoi tentennamenti e le sue debolezze”.

Traguardi: “Maggioranza incapace di governare”

“I due cambi di assessore nella Giunta Comunale dimostrano che questa maggioranza è in balìa di fortissime tensioni al suo interno. Il sindaco Sboarina ha cercato di metterci una pezza, usando il manuale Cencelli”, ribadisce Tommaso Ferrari consigliere comunale del Movimento Traguardi, “un rimpasto che è solamente un’equa divisione tra le forze politiche dopo l’esito delle elezioni regionali, ma che non restituisce una visione organica della città”.

“Hanno scorporato la delega al turismo da quella della cultura e quella all’edilizia privata dall’urbanistica, scelte senza logica e senza visione amministrativa, in un momento di crisi profonda come questo, separarle è un atto di egoismo politico che rischia solo di danneggiare e indebolire due ambiti che per ripartire hanno bisogno di una regia comune”, tuona Pietro Trincanato presidente di Traguardi, “come altro esempio lampante di miopia strategica è il continuo rinvio della scelta del nuovo presidente di Agsm”.

“Per quanto tempo ancora dovremo assistere a questo teatrino? Verona e i suoi cittadini sono esausti da questo modo di fare politica e di amministrare, urge un cambio di rotta che questa maggioranza però non è in grado assolutamente di fare”, conclude Ferrari.