Il ritorno. La fiducia al primo Governo Meloni: 115 sì e 79 no A 9 anni di distanza, dopo essere stato estromesso dal Parlamento con la legge Severino, il Cav ha tenuto il suo intervento durante il dibattito al Senato. Resta il nodo dei sottosegretari

L’intervento al Senato del fondatore del Centrodestra non è servito a placare gli umori all’interno della coalizione che sostiene Giorgia Meloni, ora alle prese con la distribuzione delle poltrone dei viceministri e dei sottosegretari.
Su questo punto la premier sembra aver preso tempo.
Mentre si discute dell’innalzamento del contante la premier si è affidata all’usato sicuro predisponendo l’assegnazione della delega ad Alfredo Mantovano, che avrà la cruciale delega ai servizi segreti. Per gli altri incarichi si tratta ad oltranza. A presiedere il Copasir dopo le dimissioni del ministro Adolfo Urso, andrà per anzianità al pentastellato Francesco Castiello. Ma solo provvisoriamente. Ci sono di sicuro da accontentare le richieste di Forza Italia dopo che le poltrone più importanti sono andate a Fratelli d’Italia (La Russa) e Fontana (Lega).
Una casella importante resta quella della Farnesina, dove però c’è già un esponente di Forza Italia come Tajani. Tra i papabili agli Interni un fedelissimo di Salvini come Nicola Molteni. Ma sono in molti come Sisto che cercano un posto alla Giustizia.