Avendo parlato nei precedenti articoli, dell’arte bizantina a Verona, non possiamo certo non cercare di fare un’approfondita ricerca sull’arte romanica nel territorio della città di Verona e della sua provincia. L’arte romanica in provincia di Verona si sviluppa grosso modo fra il X e il XIII secolo, anche se si trovano edifici in parte con caratteri romanici anche oltre (alcune chiese extraurbane mantengono strutture romaniche pure in epoca successiva). Il territorio veronese, è in una posizione strategica, e fin dall’epoca romana e’ posto all’intersezione di vie strategiche (es. la via Postumia) e fra pianura, collina e lago, il che favori un crocevia culturale fra modelli lombardi, padani e veneti. Ad esempio lo studio sull’abbazia di San Pietro (Villanova di San Bonifacio) evidenzia come il cantiere romanico fosse «di primaria importanza per la formazione del lessico architettonico veronese del XII secolo». L’arte romanica appare in contesti sia cittadini sia rurali/intra-urbani: chiese minori, pievi, edifici extraurbani. Dal punto di vista architettonico, l’architettura romanica si caratterizza per elementi tipici: facciata a capanna, unica navata o navata centrale con transetto, abside semicircolare, archi a tutto sesto, murature di tufo o filari alternati di tufo e laterizio. In provincia di Verona come già accennato si osserva la persistenza di modelli romanici in contesti extraurbani fino al Trecento. Dal punto di vista pittorico-decorativo, molte pievi e chiese minori hanno al loro interno cicli affrescati romanici (es. temi del Giudizio, Apocalypse, storie evangeliche) destinati a un pubblico «popolare» / parrocchiale. Come si è soliti dire, questi affreschi erano la BIBBIA DEI POVERI, degli analfabeti. Le chiese extraurbane, in zone come la Valpolicella, il Lago di Garda, l’entroterra veronese, spesso conservano più «puro» il romanico rispetto agli edifici cittadini che hanno subito più rifacimenti. Tra gli edifici romanici alcuni tra i più «esemplari» nel territorio veronese. 1.Basilica di San Zeno (Verona) uno dei più straordinari esempi di romanico lombardo-padano in Verona ricostruita nel XII secolo su resti paleocristiani. Particolarità sono: il portale d’ingresso, attribuito al maestro Niccolò, con protiro a baldacchino del XII secolo, è un elemento scultoreo e architettonico di grande rilievo. 2. Pieve di San Floriano (San Pietro in Cariano, Valpolicella). Situata nella frazione San Floriano di San Pietro in Cariano (in valle della Valpolicella). E’ stata costruita nel XII secolo: la facciata in tufo, elegante, con archi rampanti laterali, richiama modelli «maggiori» come San Zeno in miniatura. 3.Chiesa di San Severo (Bardolino, Lago di Garda). Costruita appunto a Bardolino, sulla sponda sud-orientale del Lago di Garda, provincia di Verona tra la fine dell’XI e gli inizi del XII secolo, su un edificio preesistente dell’VIII/IX secolo. È considerata un capolavoro dell’arte romanica locale, in particolare per i suoi affreschi. Punto di riferimento per un itinerario nell’architettura romanica-pittorica nell’area gardesana. 4.Chiesa dei Santi Fermo e Rustico (Verona), è per così dire un «edificio doppio»: chiesa inferiore romanica (1065-1143) e chiesa superiore in parte gotica (XIV secolo). La parte inferiore è un buon esempio di romanico urbano interessante per mostrare il «romanico in città» e la stratificazione storica. Le absidi laterali sono romaniche, il campanile ha cella con trifore romaniche. 5. Chiesa della Santissima Trinità in Monte Oliveto (Verona) indicata come «in stile romanico veronese, pur con rimaneggiamenti». Interessante come esempio «minore», ma che permette di osservare modalità locali di romanico meno monumentale, più «di campagna» o di quartiere. Guardando attentamente esempi come San Fermo e Rustico con doppia chiesa inferiore/ superiore, si può mostrare come il romanico convive con gotico e oltre.



