Il Rotary Club e la prevenzione della dislessia Il progetto

Il 3 per cento dei bambini veronesi soffre di disagi di apprendimento, meglio noti come dislessia. Un numero che potrebbe scendere di molto se la prevenzione avvenisse nei primi anni di scolarizzazione, in particolare tra la prima e la seconda elementare. Ne è convinto il Rotary Club di Verona e provincia che, insieme all’Aulss 9 e all’Ufficio Scolastico, ha avviato un progetto sperimentale che sarà realizzato con il supporto degli insegnanti e dei genitori. L’iniziativa interesserà 80 classi, 1600 bambini, tutti gli Istituti Comprensivi e oltre la metà dei Comuni della provincia. Dopo uno screening iniziale, saranno effettuati due corsi di potenziamento sui bambini fragili nelle prime due classi della primaria, sui quali sarà adottata un’innovativa metodologia messa a punto dagli stessi medici dell’Aulss 9. Un progetto ambizioso che, attraverso la prevenzione, si propone di intervenire molto precocemente sui bambini affetti da disagi dell’apprendimento per ridurre al minimo le difficoltà che, inevitabilmente, incontra chi convive con queste problematiche, in primis i bambini e i genitori, ma anche Sostiene il progetto anche il Comune di Verona, da sempre attento a queste tematiche. L’ini­ziativa è stata presentata in sala Arazzi dall’assessore Marco Pa­dovani, insieme al direttore dei Servizi Socio Sanitari dell’Aulss 9 Raf­faele Grottola e al dirigente dell’Ufficio scolastico di Verona Albino Barresi. Pre­sente anche il presidente del Rotary Club Verona Sca­ligero Roberto Bellaro con alcuni membri.