Battaggia: “La sconsolante inconcludenza delle due Giunte di Tosi e di Sboarina”
La classifica 2025 dei sindaci più o meno amati redatta dal Sole24Ore con la sua Governance Poll, a Verona ha lasciato un segno profondo. Tutta colpa di quella brutta posizione (92° su 97) in cui è stato confinanto il sindaco Damiano Tommasi. Così in difesa del primo cittadino interviene il coordinatore della Lista Tommasi, Alberto Battaggia. E non è tenero con la Destra. “Quello che gli amministratori di destra sanno fare, a Verona, – ha detto – lo hanno sperimentato i cittadini per tre consigliature consecutive: niente. Per quindici anni, – aggiunge – prima le due giunte Tosi, poi quella Sboarina, hanno brillato per una sconsolante inconcludenza. Una cronaca di annunci e fallimenti. Niente trafori, niente filovie, niente sottopassi, niente manutenzione di strade e fognature, niente Pat, niente Marangona, niente ZTL, niente Arsenale, niente cultura… Abbiamo ereditato una città ferma, congelata, immobilizzata dal terrore dei suoi amministratori di perdere consenso elettorale. In compenso, – sottolinea – da loro, tante, tantissime parole: ma nemmeno un cantiere. Ah, no, qualcosa hanno fatto: svendere i gioielli di famiglia come Palazzo Forti e Palazzo del Capitanio per quattro soldi, sguarnendo una città d’arte, nota in tutto il mondo, dei più prestigiosi spazi espositivi. O chiudere le anagrafi. E’ più serio sbraitare sciocchezze sulla sicurezza dalla mattina alla sera, dipingendo Verona – una delle città più invidiate di Italia – come Gotham City, o affrontare di petto le questioni nevralgiche della città occupandosi di mobilità, filovia, traffico, piani urbanistici, ambiente e rilanciarla ancora più forte e più bella di prima? L’amministrazione Tommasi – conclude – è nata per migliorare la città, per trasformarla, per sprovincializzarla, non per inseguire facili richiami populistici. Noi crediamo che i cittadini, fra due anni, sapranno, per la seconda volta, valutare i fatti: che sono sempre molto più convincenti dei sondaggi”. A sostegno di Tommasi è intervenuto anche il Pd ribadendo la piena fiducia al sindaco e manifestando perplessità sulla soglia di risposte dichiarate che richiederebbero un numero abnorme di contatti. “Fin da tempi non sospetti – dicono – è stato messo in rilievo che la soglia di risposte dichiarate (600 per ciascuno dei 97 comuni capoluogo analizzati e mille, che dovrebbero tenere conto anche dei comuni non capoluogo, per ogni Regione in cui vige la regola dell’elezione diretta) richiederebbe una numero abnorme di contatti, inavvicinabile per costi e impegno lavorativo con i metodi tradizionali dell’intervista telefonica accurata. Inoltre, non si conosce il numero di chi non ha risposto e tanto meno quello degli incerti. Crediamo dunque sia lecito, anzi doveroso, mettere in guardia su uno strumento di conoscenza che in passato ha dato segni di fallacia, ad esempio nel caso di Giordani a Padova, posizionato nella parte bassa della classifica ma che poi ha vinto le elezioni comunali al primo turno”. Invece sul piano politico sottolineano come “l’esperienza dell’amministrazione Tommasi ha finora conseguito il risultato di far ripartire una città resa immobile da tre lustri di inconcludenti amministrazioni di centrodestra, caratterizzate da livori, veti incrociati, feroce occupazione del potere e mancanza di decisioni, salite agli onori delle cronache nazionali per prese di posizioni incompatibili con una moderna città aperta a vocazione internazionale come è Verona. Tare storiche che continuano a riflettersi nell’atteggiamento del centrodestra cittadino che dalle posizioni di governo non fornisce alcun aiuto alla crescita della città e che, anzi, rema contro la propria città quando si tratta, ad esempio, di garantire la sicurezza dei cittadini. Verona oggi ha la postura per affrontare a testa alta gli appuntamenti internazionali”.
E dietro l’angolo ci sono le Olimpiadi. Casali: “Come pensa questa Giunta di affrontare eventi mondiali di questa portata?”
Del sondaggio hanno parlato anche a Palazzo Barbieri, Patrizia Bisinella, Barbara Tosi, Salvatore Papadia, e Antonio Lella, unitamente ad Alberto Bozza e altri membri del direttivo cittadino di Forza Italia e a Consiglieri e Commissari delle circoscrizioni di Fare con Tosi e Lista Tosi, che hanno hanno mostrato moltissime foto inequivocabili dell’incuria e della sporcizia della nostra città, in particolare nelle zone adiacenti ai bidoni di raccolta, con rifiuti sparsi e sacchetti che restano sotto la canicola anche per più di una settimana, diventando ricettacolo di topi e batteri di ogni tipo. “Diciamo che la posizione in classifica non ci meraviglia proprio – afferma Patrizia Bisinella, regista della conferenza stampa e che più volte è intervenuta in Consiglio sul tema – è imbarazzante vedere Verona così in basso, considerato che fino a pochi anni fa primeggiavamo sul podio. Ma per chi vive la nostra città tutti i giorni non può essere una sorpresa. I cittadini ci mandano segnalazioni tutti i giorni, pagano le tasse e i tributi locali per avere di ritorno un pessimo servizio”. Il consigliere comunale Paolo Rossi (Verona Domani) ricorda che “mai un primo cittadino di Verona era scivolato così in basso nelle classifiche di gradimento negli ultimi 30 anni. Una classifica impietosa che testimonia, la totale mancanza di dialogo tra il sindaco di Verona Tommasi e la città ed i cittadini”. Infine il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Stefano Casali ricorda che dopo il 92° posto nella classifica di gradimento dei sindaci italiani “arriva l’ennesima conferma anche sul fronte giudiziario: dopo la mia, anche la collega Francesca Vanzo ha vinto il ricorso contro la revoca decisa dal sindaco Tommasi. Il Tribunale ha riconosciuto che anche il suo allontanamento da Agsm-Aim fu ingiustificato. Una seconda sentenza che inchioda l’Amministrazione alle proprie responsabilità e dimostra – ancora una volta – che certi provvedimenti non erano conformi alla legge, tenuto conto che avvennero con il parere negativo del collegio sindacale e del socio Comune di Vicenza. Chi pagherà ora per questi errori clamorosi? – si interroga il consigliere – Non certo i cittadini, che non possono e non devono diventare i capri espiatori di una malagestione tanto anomala quanto sbagliata”. “Qualche settimana fa, un sondaggio condotto da Italiadecide, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, piazzava Verona tra le città italiane più vivibili. Avevo già evidenziato – puntualizza Casali – che quei dati descrivevano una percezione, non certo la realtà quotidiana. Oggi i fatti parlano chiaro: l’Amministrazione fa acqua da tutte le parti, tra disservizi crescenti, abbandono del territorio e assenza di risposte concrete. Cosa pensano i veronesi? Non belle cose – prosegue Casali – e in una città in cui aumentano i problemi, non si può stare bene. Ma forse – viene da chiedersi – siamo noi troppo negativi o sono loro a vivere fuori dalla realtà? Come pensa questa Giunta di affrontare eventi mondiali come le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, evento fortemente voluto anche dalla Regione Veneto e per il quale stiamo lavorando fin dalla scorsa legislatura, se nemmeno l’ordinaria amministrazione riesce a gestire? Chiedo che si apra immediatamente uno sportello dedicato alle segnalazioni, e che si dia corso alle richieste di intervento. Il Comune è chiamato a rispondere, e lo deve fare con i fatti, non con la propaganda”, conclude Casali.