Il Veneto leader nella lotta contro i tumori I tre programmi di screening oncologico di riconosciuta efficacia (colon, cervice uterina e mammella) sono attivi in tutte le Ulss. Il convegno della Scaligera 9

Nell’ambito degli eventi in corso dell’Ottobre in Rosa, la campagna di prevenzione contro il tumore al seno, organizzato dal Dipartimento di Oncologia diretto dal dottor Andrea Bonetti, al Centro Convegni Hotel Crowne Plaza si è svolto il convegno IL CARCINOMA DELLA MAMMELLA NELL’ULSS 9, nel corso del quale si è data informazione delle attività e delle risorse professionali e tecnologiche che l’ULSS Scaligera mette a disposizione delle donne nelle diverse fasi che caratterizzano l’evoluzione della patologia oncologica mammaria. La sanità veneta, lo ricordiamo, è leader nazionale sul fronte dello screening contro il tumore alla mammella. Con un’es­tensione degli inviti pari al 91% contro l’84% in Italia, e un’adesione delle donne invitate del 78,6% rispetto al 59,6% nazionale, il sistema veneto di prevenzione ha sottoposto a screening in un anno 194.973 donne, con 10.346 approfondimenti resisi necessari, che hanno portato a 1.076 diagnosi di carcinoma e ad alzare di almeno 20 punti la percentuale di donne che hanno avuto salva la vita. Ma non basta, perché in Veneto si sta già lavorando a un’evoluzione che prevede di realizzare uno screening personalizzato su donne con caratteristiche genetiche a rischio, tecnicamente definite “mutanti” (donne che hanno nella loro sequenza genetica una mutazione che eleva anche fino al 70-80% il rischio di contrarre il tumore al seno nel corso della vita). Il Progetto sperimentale, a cura dello Iov, sta per coinvolgere 11.000 donne anche giovani e giovanissime residenti nelle Ulss 5 e 6, ed è il primo nel mondo, considerando che ce n’è uno simile negli Usa, ma ha tempi di attuazione più lunghi. I dati diffusi hanno evidenziato la supremazia del Veneto in Italia non solo per lo screening della mammella, ma anche per gli altri due grandi screening antitumore: quelli per la cervice dell’utero e per il colon retto. Il raffronto di sintesi tra il sistema sanitario veneto e quello nazionale in tema di screening, vede il Veneto primeggiare in tutti e tre.