In dieci anni raccolti 6 milioni Nel 2024 finanziati 52 progetti grazie a 600 donatori. Impegno per i giovani

Sei milioni di euro raccolti in una decina d’anni. Donazioni di privati cittadini, di imprenditori, di aziende veronesi. Sei milioni di euro che sono andati a sostenere progetti di varie realtà del territorio. Due gli ambiti di azione principale. In primis, il sociale. In secondo luogo il restauro e la valorizzazione di beni architettonici.
E’ questo il tesoro della Fondazione della Comunità Veronese che, dopo aver rinnovato il proprio Cda che ha confermato Giovanni Mantovani alla Presidenza per i prossimi quattro anni, stila un bilancio di attività e traguardi raggiunti. Con lui alla vice Presidenza Enrico Verdari.
“Il risultato – spiega Mantovani- è decisamente molto interessante perché in circa dieci anni abbiamo avuto donazioni per oltre 6 milioni di euro, ne abbiamo già impegnati più di 5 sulla comunità veronese, su progetti che riguardano situazioni di ambito sociale che comunque sono coerenti con un impegno nei confronti di tutta la realtà di Verona e dalla provincia. Poi, molto buono il risultato nel 2024 perché abbiamo avuto donazioni per circa 380 mila euro, abbiamo finanziato 52 progetti e anche il numero dei donatori è cresciuto significativamente, siamo arrivati a quasi 600 donatori. Questo è per noi un segnale di grande attenzione da parte delle persone, singoli cittadini, imprenditori e aziende. Significa che la Fondazione è stata capace di costruire una sua credibilità”.
Una crescita costante, negli ultimi dieci anni, in termini di numeri e di impegno sul territorio.
Solo per citare un paio di progetti sostenuti nel 2024 dalla Fondazione della Comunità Veronese.
Uno dell’Ospedale di Santa Giuliana dedicato alla cura del disturbo di salute mentale attraverso la realtà virtuale. Un altro, voluto dalla Cooperativa Sociale Hermete, dedicato ai cosiddetti “campus esperienziali”, situazioni in cui ragazzi “a rischio dispersione” vengono coinvolti in situazioni di simulazione di ambiente lavorativo.
“Stiamo dando una grande priorità ai progetti che riguardano minori, adolescenti, post-adolescenti, tutta quella fascia di giovani che oggi sta manifestando particolare disagio e fragilità”, spiega Mantovani.
Sono 52 i progetti che hanno ricevuto sostegno nel 2024.
E tante le iniziative volute e realizzate dalla stessa Fondazione. Tra queste, l’asta di beneficenza organizzata all’Azienda Vinicola Costa Arente, a Grezzana lo scorso 10 dicembre per raccogliere fondi per sostenere l’Associazione Sindrome di Down AGBD.
I vini provenivano dalla collezione privata del Presidente Giovanni Mantovani e da alcune cantine della Rete Valpantena.
I fondi raccolti durante la serata sono andati a finanziare un progetto di autonomia abitativa di tre ragazzi con la sindrome di down.
All’orizzonte, il prossimo 22 maggio, un convegno dal titolo “Sostenibilità di impresa e territorio: il ruolo chiave delle Fondazioni di Comunità”. Un appuntamento, in Sala Morone all’interno del Convento di San Bernardino a partire dalle 16.30.

Il nuovo Cda

Per il quadriennio 2025-2028 sono stati nominati i seguenti consiglieri: Barana Stefania, Bianconi Claudio, Bissaro Giangaetano, Don Davide Vicentini, Mantovani Giovanni. Marrella Roberto (in rappresentanza di Diocesi di Verona), Nicolis Roberto, Ottocento Marco, Pasqua Umberto, Pinali Eros(In rappresentanza di Fondazione UCID), Pressi Andrea, Rizzo Sergio (In rappresentanza di Fondazione Segni Nuovi), Storti Enrico (In rappresentanza di Fondazione Tovini), Tessari Riccardo, Verdari Enrico, Vesentini Abramo (In rappresentanza di Generali ), Zanini Tommaso, Zingarlini Piergiorgio (In rappresentanza di Banco BPM).