Com’era Verona al tempo dei romani? Cos’è cambiato oggi nella struttura della città rispetto a quando l’antica civiltà popolava l’urbe? Sono queste le domande a cui si prova a rispondere attraverso il progetto “Verona time machine, il Capitolium in realtà aumentata”: un tour che, attraverso l’utilizzo di occhiali per la realtà aumentata di ultima generazione, fa riscoprire ai visitatori l’antica città di origine romana e permette a chi li indossa di confrontare tutte le analogie e le differenze con il tempo presente. Il tour guidato parte da piazza Erbe, antica sede del foro romano, mentre l’arrivo è in Corte Sgarzerie, dove si possono visitare gli antichi scavi archeologici del criptoportico. Il percorso si sviluppa in sette tappe durante le quali è possibili coniugare una classica visita guidata attraverso la città e le dettagliate ricostruzioni tridimensionali attraverso gli occhiali, in cui è possibile ammirare la struttura originale del foro, che oggi risulta profondamento modificato. Ciò ci dà l’idea di quanto fosse in realtà scenografica la piazza per i cittadini dell’epoca e fa in modo che i visitatori del tour possano a tutti gli effetti immedesimarsi nello spazio in cui vivevano gli antichi, comprendendo il valore che poteva avere per loro un edificio simbolico come quello del foro. Grazie all’impiego degli smartglass i visitatori possono immedesimarsi al meglio nell’ambiente circostante dove è possibile ammirare le enormi differenze che ci sono ora rispetto agli antichi monumenti e alle strade, che sono stati pian piano con il tempo inglobati nel tessuto urbano prima medioevale e poi moderno. Ad accompagnare i visitatori ci sono delle guide archeologiche abilitate qualificate anche a fondere l’elemento tecnologico in un tour guidato più tradizionale. Il progetto è stato finanziato con i fondi del Pnrr e ha come obiettivo primario quello di valorizzare e promuovere la fruizione del patrimonio artistico, storico e archeologico cittadino. Per accedere al tour, della durata di circa un’ora e mezza, è necessaria una prenotazione ed è disponibile per un costo di 20 euro a persona. Il percorso è stato realizzato dall’associazione Archeonaute di Verona in collaborazione con ARtGlass. “Abbiamo deciso di abbinare all’innovazione della Realtà Aumentata e di un’esperienza senza precedenti in Veneto la componente umana delle nostre guide – spiega Annarosa Tricomi, rappresentante dell’Associazione Archeonaute, che ha all’attivo numerosi tour guidati e gestisce l’animazione di alcune tra le principali aree archeologiche della Verona sotterranea – perché crediamo fermamente che la combinazione vincente nel nuovo turismo culturale sia proprio quella tra dimensione fisica e digitale. Sarà infatti la guida, sulla base della narrazione e del momento, a decidere quali scenari immersivi mostrare ai visitatori, letteralmente inviando sugli smartglass i contenuti, grazie a un software creato ad hoc da ARtGlass. L’ulteriore aspetto di valore è che i contenuti saranno personalizzati sulla base della lingua preferita dal visitatore e di sue specifiche necessità sensoriali, rendendo l’esperienza accessibile e inclusiva”. Giulio Ferrarini