INCIDENTI IN MONTAGNA, UNA GIORNATA PER LA PREVENZIONE CON “SICURI SUL SENTIERO” Domenica 19 giugno sarà montato un gazebo a monte della funivia del Baldo dove gli operatori del soccorso alpino forniranno indicazioni utili per muoversi in sicurezza in ambiente montano

Nella Sala Rossa della Provincia, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della Giornata nazionale per la sicurezza in montagna, “Sicuri sul sentiero”, organizzata dal Corpo nazionale del Soccorso Alpino per domenica 19 sul Baldo, unica sede in Veneto ad ospitare l’appuntamento. Alla conferenza stampa erano presenti: Antonio Pastorello, presidente della Provincia; Fernando Morando, membro cda Funivia Malcesine Monte Baldo;  Roberto Morandi e Alberto Corà, rispettivamente Capo e vice Capo della Stazione di Verona del Soccorso Alpino; Cristiano Pastorello, volontario della Stazione di Verona. Alla stazione a monte della funivia, verrà installato un gazebo del Soccorso Alpino dove gli operatori della Stazione di Verona forniranno indicazioni e nozioni utili a muoversi in sicurezza in ambiente montano. A cadenza di ogni ora e mezza (10.00; 11.30; 13.00; 14.30; 16.00) verranno creati dei gruppi di lavoro nei quali saranno trattate le seguenti tematiche: preparazione fisica; alimentazione; vestiario; preparazione dello zaino; nozioni base di cartografia; lettura corretta dei bollettini meteo; comportamento in caso di incidente. Nella stagione estiva si concentra la maggioranza degli interventi di soccorso, molti dei quali mettono in evidenza la difficile percezione dei rischi, soprattutto da parte di chi ha poca esperienza, anche su terreno facile. L’escursionismo, non solo per una questione di grandi numeri, occupa sempre i primi posti delle statistiche degli interventi del Soccorso alpino. Emblematica è la casistica dei cercatori di funghi che fa registrare innumerevoli incidenti, nella maggioranza dei casi per scivolata. I turisti salgono senza adeguata preparazione, scendono a piedi e non si rendono conto dei rischi. L’80% degli infortuni sono di escursionisti che riportano traumi agli arti inferiori e alle caviglie se non si indossano scarpe adeguate con il collo alto. I rimanente infortuni sono per malori in quota, oppure per chi scende e sbaglia sentiero, in questo caso bisogna tornare indietro fino all’ultimo segnale avvistato, invece molti insistono nello scendere magari in ciabatte. La stazione di Verona è composta da 27 operatori e ogni giorno ci sono 2 persone reperibili 24/24.

Questi i dati sugli interventi 2015, che sono stati 44 (di cui 13 nel comprensorio della funivia di Malcesine) con 47 persone soccorse.

Interventi effettuati con l’ausilio dell’elicottero: 24.

Attività coinvolte: escursionismo (27 persone), mountain bike (4 persone), lavoro in altura (3 persone), alpinismo (2 persone), arrampicata sportiva (1 persona), parapendio (1 persona).

Nazionalità: Italia 37, Germania 6, Repubblica Ceca 2, Belgio 1, Svizzera 1

Gravità: 20 illesi, 11 Feriti lievi, 6 Feriti gravi, 4 in pericolo di vita, 6 deceduti

Nel 2016, finora, sono stati effettuati 23 interventi, di cui 14 sul Baldo e 3 nell’area funivia.

La Funivia di Malcesine, nel settembre 2015, ha sottoscritto una convenzione con la Stazione di Verona del Soccorso Alpino proprio per azioni congiunte di soccorso e prevenzione. Le attività proposte, in linea con la filosofia della manifestazione messa in campo a livello nazionale dal CNSAS, mirano a dare alcune informazioni basilari per una corretta e responsabile fruizione dell’ambiente montano su percorsi di natura escursionistica.

La collaborazione con la funivia Malcesine Monte Baldo, oltre che strategica, assume un ruolo altamente didattico, poiché, grazie a questo veloce mezzo di trasporto, migliaia di persone all’anno possono accedere con facilità a quote elevate ed ambienti prettamente alpini. L’esperienza ha insegnato, purtroppo, che spesso, molte delle persone che giungono in quota, sono totalmente inconsapevoli dell’ambiente circostante ed impreparate a gestire eventuali repentini cambiamenti atmosferici.

Pastorello/Provincia: «Il connubio fra funivia e Soccorso alpino è un fatto molto positivo perché l’accoglienza al turista non è solo dare informazioni ma soprattutto dare sicurezza. Tante persone sono sprovvedute e hanno bisogno di qualche angelo custode. I volontari del Soccorso alpino lo sono, perché  interpretano in maniera giusta il volontariato. Per la nostra provincia è un bel biglietto da visita,e mun bell’esempio per i giovani e per chi invece pensa solo a se stesso e non agli altri».

Morandi/Soccorso alpino: «L’evento di domenica sarà nazionale, in tutta Italia siamo mobilitati per una giornata di prevenzione degli incidenti nell’escursionismo. La sinergia con la funivia ci da la possibilità di proporlo a un largo pubblico, e il nostro accordo è nato perché la funivia ha sempre prestato attenzione alla sicurezza. Chi sale dal lago spesso arriva in cima in un ambiente diverso e non è preparato né al terreno né al clima. Domenica faremo piccoli gruppi di lavoro con chi arriva a monte e parleremo di cose semplici: attrezzatura e conoscenza dell’ambiente e  del meteo. Così la gente sarà in grado di muoversi in sicurezza».

Morando/Funivia: «A nome del presidente Polato ringrazio il Soccorso alpino perché i suoi volontari sono fondamentali per la sicurezza. Dal 2002 la funivia trasporta 600 persone all’ora con una continua crescita di clienti, quindi per noi è importante occuparci di sicurezza visto l’altro numero di utenti. Con così tante persone e un ambiente tanto particolare non potevamo non preoccuparci anche dell’assistenza ai visitatori, che già alla stazione di partenza trovano i monitor con le informazioni meteo e i gradi che troveranno in quota. Inoltre, nei pieghevoli abbiamo stampato anche le istruzioni principali, però si sa non tutti sono sempre attenti».