Intanto si investe nel parco autobus. Negli ultimi 18 mesi ne sono arrivati 60 di nuovi. Le tratte di accesso congestionate

«Il primo parametro, quello del sovraffollamento, non ha registrato gravi segnalazioni -prosegue Bettarello-. Per la qualità dei mezzi, negli ultimi 18 mesi ne sono arrivati altri 60 nuovi e continuiamo a investire nel rinnovo del parco. Infine, per quanto riguarda i ritardi, dobbiamo ricordare che le strade non le gestiamo noi e quindi non siamo responsabili di mercati, fiere, eventi, cantieri. Il dato di fatto è che il Comune di Verona ha aumentato le corsie preferenziali, altri invece no. E i ritardi abbassano la velocità commerciale e questo per noi è un costo maggiore. Tutte le tratte di accesso alla città al mattino sono in ritardo perché la congestione parte dalla cintura di Verona. Se poi pensiamo al lago dove il traffico scolastico si unisce a quello turistico registriamo ritardi di 30 minuti». Sulla sfondo c’è il tema della gara per il servizio pubblico, perché tutti questi fattori vanno a incidere sull’esito del bando. «Teniamo presente che la velocità commerciale è un parametro importante per le gare del trasporto. E in futuro le deviazioni e i ritardi verranno fatti pagare, anche alle amministrazioni comunali responsabili dei ritardi». Gara che le forze politiche vorrebbero con un lotto unico (urbano ed extraurbano per garantire una migliore gestione) ma che invece la Provincia continua a prevedere su due lotti. Ma se i vincitori dovessero essere diversi? Magari un lotto lo vince un’azienda pubblica e l’altro un colosso privato? Chi garantirà la sinergia e la gestione unificata? Le rotture di carico con passeggeri che arrivano dalla provincia e devono salire sui bus urbani? E i biglietti unificati? Forse non sarà un problema, però si deve aspettare il 2026 per saperne di più e capire i termini del bando di gara. Tenendo conto che ci sarà anche un terzo protagonista: la filovia che avrà una gestione propria. Un tema che sembra da esperti ma che poi alla fine toccherà tutti i veronesi nella loro scelta di mobilità.