Intel no, ma le discariche sì

Seguo con attenzione il vostro giornale e anche se la testata è “La Cronaca di Verona”–intesa come città capoluogo- penso sarebbe molto gradita una serie di articoli riguardo le programmate discariche di amianto nel villafranchese.
Come è noto, sfruttando una proroga della Regione veneto, a differenza di altre regioni che han proibito simili discariche, alcune imprese bresciane hanno già un iter ben avviato per essere autorizzate a portare migliaia di tonnellate di amianto in cave dismesse (dismesse dopo lotte negli anni passati) a Caluri e Valeggio ( in una zona ,quest’ultima, al confine con Villafranca).
Sono entrambe in zone di ricarica degli acquiferi e quindi in zone molto vulnerabili, inoltre il passaggio di centinaia di camion aumenterà l’inquinamento e le fibre di amianto (= asbesto) liberatesi e concentrandosi nell’aria, potrebbero aumentare in misura tale da essere pericolose, oltre che al presente, anche per le future generazioni , dato che sono indistruttibili spontaneamente.
La salute di di tutta la fascia medio-occidentale del veronese corre gravi rischi. Sappiamo che l’asbestosi si manifesta subdolamente anche dopo molti anni con insufficienza respiratoria o il tumore mesotelioma.
Qualcuno in Regione si metta una mano sulla coscienza .
A Venezia siamo considerati la pattumiera della regione?
Forze politiche e gruppi spontanei del villafranchese si stanno organizzando per contrapporsi , ma potrebbe essere sia troppo tardi.
Ringrazio dell’ospitalità Gianfranco Tumicelli
gIà medico di medicina generale
Villafranca
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Grazie al dottor Tumicelli per gli apprezzamenti e soprattutto per aver acceso una luce su un tema assolutamente prioritario, urgente e invece relegato sempre in fondo all’agenda politica. Stiamo parlando del rispetto ambientale della nostra pianura veronese. Altro che Intel, verrebbe da dire, progetto al quale è stato dato fiato per attirare le falene e darsi visibilità. La realtà è ben diversa. E la Cronaca dando spazio ai Comuni della nostra provincia, più volte ha affrontato questi temi. Ora l’amianto, come scrive Tumicelli, con un impianto che potrebbe trattare fino a 125mila tonnellate annue,vicino a un’altra discarica in gestione post mortem di rifiuti tossico-nocivi. Ed è sempre in piedi il progetto per la discarica di car fluff a Sorgà e sul confine con il Mantovano. Posti di lavoro (quelli di Intel per dire) non arrivano mai, ma in compenso le discariche e i rifiuti invece sono sempre puntuali in un territorio che ha grandi eccellenze agricole e alimentari da difendere. Già ma chi le difende?

Zaia, il terzo mandato
sarebbe già il quarto

Gentile direttore, sull’edizione della Cronaca di Verona del 12 gennaio scorso, l’ineffabile senatore Paolo Tosato, torna sull’argomento del terzo mandato per Zaia (!) omettendo ovviamente che un eventuale prossimo mandato sarebbe il quarto!! Non so quale gabola giuridica possa permettere a Zaia di candidarsi ancora una volta, in ogni caso i mandati rimarrebbero sempre quattro. Quando si smetterà di prendere per i fondelli i cittadini?
Gianni Vincenzi
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Quello di Zaia sta diventando un regno, è vero, ma va mandato a casa con una legge o con il voto?

Traffico, il bue dà
del cornuto all’asino

Alcuni esponenti della destra veronese si lamentano del traffico in città. La verità è che i lavori per il filobus qualche disagio, è ovvio, ai cittadini veronesi lo stanno creando, è inevitabile; quel filobus che fu approvato proprio dal centro-destra che poi negli anni ha preferito glissare, perchè spaventato proprio dalle ricadute di un’opera da loro stessi ideata e approvata. L’amministrazione Tommasi, con coraggio, si è fatta carico di realizzare un’opera ereditata (cosa più unica che rara in politica), nell’interesse della collettività. E ora la destra attacca sul traffico: è proprio vero, “il bue da del cornuto all’asino”
Marco Sisti, Azione