Investimento miliardario con “Rock” e “Pop” Sono i primi due treni “brandizzati” per innovare la flotta per il trasporto regionale

Saranno treni “brandizzati”, come li ha definiti il presidente della Regione Luca Zaia, i nuovi Rock e Pop che andranno a innovare la flotta adibita al trasporto ferroviario regionale del Veneto, i cui primi due esemplari sono stati consegnati alla stazione di Santa Lucia a Venezia, nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato, oltre allo stesso Zaia, l’assessore alle infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti e l’amministratore delegato di Trenitalia, Orazio Iacono. Gli elementi distintivi che caratterizzano tutti i 78 nuovi treni che verranno consegnati da oggi al 2023 sono una livrea di particolare effetto data dalla bandiera della Regione con il leone di San Marco e i nomi assegnati ai convogli presi dalle città e dai borghi più suggestivi del Veneto. “Abbiamo rispettato i tempi di consegna previsti – ha rilevato Iacono – e poiché il Veneto ha firmato per primo il contratto di affidamento con Trenitalia, è anche la prima Regione che riceve ufficialmente i treni Rock e Pop”. “Cominciamo a raccogliere i frutti di quel miliardo di euro di investimenti che abbiamo deciso di fare insieme a Trenitalia – ha detto Zaia –, che porterà 78 nuovi convogli in circolazione nella nostra rete ferroviaria, 47 Rock e 31 Pop, raggiungendo un primato impensabile quando ho preso in mano la Regione, cioè quello dotarci gradualmente di tutti convogli nuovi. Abbiamo letteralmente cambiato la pelle di questo sistema di trasporto, tanto da poter dire con orgoglio che i treni in Veneto sono più puntuali di quelli svizzeri, tedeschi e inglesi”. Prosegue, dunque, il progressivo e costante svecchiamento della flotta, pianificato da Trenitalia insieme alla Regione, al fine di garantire maggior efficienza, affidabilità e comodità del servizio. Un’azione confortata dal crescente gradimento dei passeggeri, accertato attraverso un’indagine che indica come il loro grado soddisfazione sia passato dal 82,9% del 2014 al 93,2% del settembre 2019. Questo grazie anche alla riduzione delle cancellazioni del 60% e al miglioramento delle performance per quanto concerne la puntualità, cresciuta negli ultimi cinque anni di un punto e mezzo: oggi circa il 92 % dei treni arriva a destinazione entro cinque minuti dall’orario previsto.