“Io e il football americano viaggi, fatica, amici, sogni” Marco Dalla Bernardina e uno “scatto” “che fotografa una vita”

Una foto pubblicata su facebook, impossibile non fermarsi a guardarla. Bellissima. Come bellissime erano le parole che l’accompagnavano. Così, abbiamo chiesto al protagonista di quella foto, di raccontarla. Lui è Marco Dalla Bernardina. Oggi è presidente dei giovani di Confindustria. Ieri è stato campione di football americano. Lui, la racconta così…
“Per tutti è solo una foto, una bella foto, ma per te è molto di più… in quella foto ci sono tutte le emozioni di una vita dedicata al Football Americano. Giocavo a calcio, prima. Poi un infortunio serio, lo stop forzato, la scoperta di questo “strano” sport. Una squadra vicina a casa, i Redskins Verona, una promessa fatta ai genitori preoccupati… “Appena sento dolore alla schiena, smetto… Mai avuto mal di schiena…”
I Redskins all’epoca militavano nel campionato nazione di Seconda Divisione (un po’ la serie B del calcio), a cui alternavamo i campionati giovanili con i Wolfz Merano e i Giants Bolzano; migliaia e migliaia di chilometri su una Chrysler Voyager guidata dal buon “Samoa”, su e giù per l’Italia.
Più o meno, 7 anni di gioie, dolori, compagni di squadra che diventano amici e nel tempo si trasformano in una seconda famiglia e di allenatori che diventano punti di riferimento indimenticabili perché, in realtà, nell’insegnarti a giocare a Football ti stavano insegnando a stare al mondo e ad affrontare la vita.
Poi, è il 2012, l’opportunità della “serie A”, con gli Hogs Reggio Emilia. Ricordo la paura di non essere all’altezza, del lasciare gli amici di una vita per un qualcosa che non conoscevo, ma altrettanto bene ricordo le prime conferme, i ragazzi che mi accolsero come un fratello, gli allenatori che credevano in me, forse più di quanto ci credessi io. E poi, via, avanti, a testa bassa, fino al privilegio di poter indossare la maglia della Nazionale Italiana. Poi, ancora Giants Bolzano, prima di finire ai Panthers Parma, all’epoca la più forte squadra di Football d’Italia, quella su cui, perfino John Grisham ha scritto un libro! E questa foto è proprio di quel periodo, di una partita che sarebbe diventata, negli anni, espressione di una rivalità degna del Superclasico argentino, Panthers Parma contro Seamen Milano! A Parma non ho trovato solo una grandissima squadra, i giocatori più forti con cui abbia mai giocato e gli allenatori tra i più impattanti della mia vita, ma ho trovato casa… calore, affetto e famiglia.
No, non è solo una foto. Chi ha giocato a football capisce che dietro a quella foto ci sono anni di sacrifici, gioie, dolori, chilometri, amici, vite che si incrociano, affetti, fratelli, esempi di vita… Perché il Football è così, è come la vita e non basterebbe un libro per raccontare tutto quello che ho vissuto, ma ti lascia talmente tanto che dopo anni, ti basta riguardare una foto e chiudere gli occhi per sentire ancora quel sapore di terra, erba e sangue in bocca e ti basta pensare a come rispondere alla domanda “cosa significa per te quella foto” fatta da un giornalista, perché una lacrima solchi il tuo viso”.