Istituto anziani, bilancio all’unanimità Il presidente Balbi: “Non corrisponde al vero che ci sia stato un voto contrario: tutti a favore”

Il centrodestra attacca i conti dell’Istituto assistenza anziani dopo che la Regione ha aperto un’attività di vigilanza, ma scoppia un altro caso politico: Verona Domani che ieri in una nota ha fatto tuoni e fulmini contro il bilancio dell’Istituto assistenza anziani è stato clamorosamente smentito: il bilancio è stato approvato all’unanimità.
Infatti la nota del movimento politico diceva: “Il nostro rappresentante all’interno del Cda dell’Istituto, in quota minoranza-centrodestra (Anna Leso), da tempo aveva sollevato dubbi e preoccupazioni per le scelte del Consiglio, ritenute assolutamente inopportune e non consone alla buona governance, sia dal punto di vista economico, che strategico e funzionale dell’ente, votando ovviamente contro l’approvazione del bilancio 2022. Scelte, compiute dal presidente e dai componenti del Cda della maggioranza, nominati dall’amministrazione comunale, che hanno generato gravi perdite, certificando una situazione economica-finanziaria fortemente negativa ed in passivo”.
Il presidente del cda dell’Istituto anziani, avvocato Franco Balbi, in una nota replica: “Leggo con stupore che la rappresentante di Verona Domani in seno al Cda avrebbe votato contro l’approvazione del bilancio 2022 dell’Istituto stesso. In proposito preciso che la delibera è stata votata all’unanimità ed erano presenti tutti i consiglieri. Risulta pertanto del tutto incomprensibile e assolutamente inveritiero quanto affermato da Verona Domani”.
E siccome carta canta, la delibera prodotta dall’Istituto assistenza anziani è molto precisa: il bilancio di esercizio 2022 è stato approvato il 19 giugno 2023 da Franco Balbi, Erica Dal Degan, Anna Leso, Luca Mascanzoni, Elena Tobaldo.
Il bilancio si è chiuso con una perdita di esercizio (in miglioramento) pari a 978 mila 445 euro imputabili all’emergenza Covid, alla carenza di infermieri, all’aumento dei costi dei servizi, delle materie prime e delle bollette. Nessuna contestazione in delibera da parte di alcun consigliere. Approvato all’unanimità.
Una situazione di emergenza di fronte alla quale viene chiamata in causa la Regione alla quale si chiede di sostenere il fondo per l’assistenza. E sul tema interviene Italia Viva: “Esiste un trend demografico chiaro: la popolazione invecchia e crescerà sempre più la quota di anziani che necessitano di una forma o l’altra di assistenza. Davanti a questa evoluzione storica, è necessario avere una visione politica che cambi approccio, altrimenti i servizi non saranno sufficienti a far fronte alla domanda”.
Così Mariafrancesca Salzani, già membro esecutivo Ulss 9, consigliera comunale di San Pietro Incariano, con la presidente provinciale di Italia Viva Verona Valeria Pernice per le quali “la Sanità del Veneto deve diventare Salute per gli anziani. Al momento il Servizio sanitario si concentra sui sintomi, ma questo approccio non è più sostenibile. Gli anziani devono invecchiare in salute, non malati. Questo significa, come primo passo, prevenzione e assistenza domiciliare, co housing e medicina di prossimità attraverso le farmacie comunali. Interventi che migliorano la qualità di vita e l’autonomia delle persone allungando la permanenza in famiglia, riservando l’ingresso nelle strutture sociosanitarie alle criticità impossibili da gestire a casa”.