Italia, un bilancio negativo. Persi 500 mila posti lavoro Il lockdown ha spazzato via in pochi mesi i progressi di anni

Secondo il recente rapporto Ocse sulle conseguenze dalla pandemia sull’occupazione, in Italia si sono persi in tre mesi 500mila posti di lavoro. Il report è incentrato sull’impatto dell’emergenza Covid-19 e sulle politiche che i governi nazionali dovrebbero implementare per ridurne gli effetti. Il bilancio relativo al Bel Paese è purtroppo drammatico secondo quanto è stato esposto ieri in un incontro dell’Università Cattolica.
L’impatto del lockdown sul mercato dell’ lavoro è stato immediato spazzando via in poche settimane tutti i progressi fatti negli ultimi 10 anni. ’Italia è tra i Paesi più colpiti, come ha spiegato Andrea Garnero, Direttorato per l’Occupazione e gli Affari Sociali, Ocse, nel webinar promosso sui social dell’Università Cattolica dal Dipartimento di Economia e Finanza e dal Centro di ricerca sul lavoro “Carlo Dell’Aringa” (Crilda).
Aprendo il dibattito incentrato sui dati dell’Employment Outlook 2020: Facing the jobs crisis, Luca Colombo, direttore del Dipartimento ha spiegato: “La sospensione forzata di gran parte dell’attività economica, associata alle misure di lockdown adottate in molti paesi, hanno determinato una crisi economica senza precedenti”. “In moltissimi paesi – prosegue – gli interventi a supporto dei redditi sono stati immediati e ingenti. Si calcola che in Europa l’intervento discrezionale a sostegno dell’economia (sussidi e crediti a favore di famiglie e imprese e differimento del pagamento di imposte) sia stato di oltre il 3,5% del Pil dell’area, oltre naturalmente all’azione degli stabilizzatori automatici pari a un ammontare intorno al 5% del Pil”.