Jordi Savall si esibisce al Filarmonico Il celebre violista e direttore si presenta con i due capolavori sinfonici di Franz Schubert

Volge al termine con il concerto di Jordi Savall, lunedì 3 ottobre, il “Settembre dell’Accademia”, al Teatro Filarmonico.
Il celebre violista da gamba e direttore-filologo si presenta al pubblico veronese con i due capolavori sinfonici di Franz Schubert, la Sinfonia n. 8 “Incompiuta” D. 759 e la Sinfonia n. 9 “La grande” D.944. Sarà interessante scoprire l’approccio interpretativo del musicista catalano, con l’orchestra da lui fondata, Le concert des Nations, in questo ulteriore allargamento del repertorio classico dopo decenni di prassi esecutiva volta alla riscoperta della musica antica, proposta con spirito filologico sempre coniugato alle ragioni espressive della interpretazione. Così, dopo il convincente viaggio nelle sinfonie di Beethoven che Savall ha portato in tournée e in incisioni discografiche in anni recenti, ora è la volta della musica di Franz Schubert, nell’enigmantica bellezza dell’”Incompiuta” e nelle lunghezze celestiali della Sinfonia La Grande, testamento musicale di un genio assoluto.

JORDI SAVALL

Jordi Savall è una personalità musicale tra le più polivalenti della sua generazione. Da più di cinquant’anni egli fa conoscere al mondo meraviglie musicali lasciate nell’oscurità, nell’indifferenza e nell’oblio. Egli scopre e interpreta queste musiche antiche, sulla sua viola da gamba o come direttore. La sua attività di concertista, insegnante, ricercatore e ideatore di nuovi progetti sia musicali che culturali, lo collocano tra i principali attori del movimento della prassi esecutiva storicamente informata. Ha fondato, con Montserrat Figueras, i complessi Hespèrion XXI (1974), La Capella Reial de Catalunya (1987) e Le Concert des Nations (1989), con i quali ha esplorato e creato un universo di emozioni e di bellezza, che egli diffonde nel mondo intero per la felicità di milioni di amanti della musica.
Con la sua fondamentale partecipazione al film d’Alain Corneau Tous les matins du monde (gratificato del premio César alla migliore colonna sonora), la sua intensa attività concertistica, la sua discografia (6 registrazioni annuali) e la creazione, nel 1998, con Montserrat Figueras, della propria etichetta discografica Alia Vox, Jordi Savall dimostra che la musica antica non è necessariamente elitaria, ma che essa interessa un vasto pubblico di tutte le età, sempre più diversificato e numeroso. Come ha scritto il critico Allan Kozinn sul New York Times (2005), il suo lavoro infaticabile in concerti e registrazioni «non è semplicemente un recupero musicale, quanto piuttosto una rivitalizzazione creativa».