La Brescia-Verona senza pace, rallentamento per 2 miliardi

Non c’è pace per l’alta velocità in Italia. A rischiare un rallentamento, questa volta, è la TAV Brescia-Verona. Mentre i lavori di recinzione sono già iniziati con il sì della regione e il placet dell’allora ministro dei trasporti Toninelli, a innescare la polemica è l’europarlamentare penta stellata Eleonora Evi la quale, sulla base di una sua personale analisi costi-benefici, prospetta un saldo negativo di 2 miliardi e rotti. Ma non solo, visto che i soldi non fanno la felicità, ci ha messo il carico del rischio salute per i cittadini delle aree coinvolte. Poche le voci contrarie, molte, per fortuna, quelle favorevoli alla TAV. Fra le altre si schiera a favore della TAV Verona-Brescia il consigliere comunale di “Fare” Patrizia Bisinella la quale, senza mezza termini ribadisce la necessità di completare quanto prima un’opera indispensabile per la mobilità. “ La TAV – afferma Bisinella – è necessaria e urgente per lo sviluppo del territorio e delle sue imprese e per facilitare la mobilità dei molti lavoratori pendolari. Basta perdite di tempo e tentennamenti – conclude Bisinella”.